12.27.2010

Album 2010 - #01 Antony & the Johnsons "Swanlights"

#01 - ANTONY & THE JOHNSONS "SWANLIGHTS"
Ho letto tutte le critiche e le recensioni...a qualcuno non è piaciuto, molti non ne sono soddisfatti, tantissimi si aspettavano di più...io nella mia poca obiettività (ma sono mooolto di parte in questo caso), lo trovo straordinario ed era l'album che più attendevo per quest'anno! Diverso sì, un album indubbiamente più complesso ed elaborato dal punto di vista concettuale, nuove sonorità ...ma per fortuna, no?!?
Poi un Antony così iper-attivo va premiato: un Ep (Thank You for your Love), la collaborazione con Laurie Anderson (Homeland), la collaborazione con Oneohtrix Point Never "Returnal" (brano eccelso ed il più apprezzato del 2010 personalmente) e poi l'album "Swanlights", ed ancora il libro che raccoglie le sue opere (oggetto che ho preso in 2 copie e che custodisco come una reliquia ;) ...!!
L'unico aspetto "negativo" è l'effetto sorpresa , che come per "The Crying Light", è a metà,  ma non perchè non li trovi due album incredibili (tutt'altro!!), il fatto è che negli anni un bel numero di brani li conoscevo già, dai suoi concerti, dalle registrazioni audio dei suoi live...quindi quel che forse manca è appunto "l'effetto sorpresa" e l'idea di "nuovo album".
Siccome il primo ascolto è il più importante secondo me, quello che segna i successivi, dunque:
Metà ottobre, mi arriva "Swanlights" in Lp accompagnato da un poster gigante (1,50m x1,04) della copertina e mi arriva anche in Cd...per il libro dovrò aspettare inizio novembre, così me lo faccio prestare dal mio solito amico cui è arrivato prima, e mi faccio portare (non potendo guidare data l'operazione ed i chiodi nella gamba), nel posto che avevo prestabilito per il primo ascolto, ossia nella casa estiva di mia nonna, in montagna...sicché ha un giardino enorme. È una bella giornata, non fa neanche freddo, è sereno...mi siedo in giardino, faccio partire l'album sul mio iPod ed intanto accompagno l'ascolto sfogliando il libro...
Swanlights vale già il primo posto solo per "Eveything is New"...dopo anni di ascolti solo in versioni live, finalmente la versione studio e con questa, il ribaltamento del suo significato; dapprima un brano che ho sempre trovato assolutamente soggettivo, che cambiava a seconda del mio umore; la descrizione di quell'istante in cui un evento qualsiasi, per quanto banale, come una bella giornata di sole in cui si scorge qualche gemma sui rami degli alberi, a segnare la fine dell'inverno, o viceversa una visione pessimista ...ma comunque quell'istante che per qualsiasi ragione segna un'alterazione della nostra percezione della realtà...e poi Swanlights mette fine a questa visione soggettiva, attribuendo un significato diverso ed oggettivo al brano: una nuova percezione di se che permette una nuova apertura alla realtà, quindi vista con una consapevolezza diversa. Stupendo! Poi la seconda sorpresa: "The Great White Ocean" in una forma più lineare e soprattutto alleggerita dal "caos" che caratterizzava la versione utilizzata da Prada nel 2007 (che però forse continua a piacermi un po' più);  e poi "Ghost", non è semplicemente fantastica??!!?? A questo punto il primo pacchetto di fazzoletti è già andato...ho la lacrima facile :)
Arriva finalmente un brano mai sentito prima "I'm in Love"...ed è una sorpresa!...amo il susseguirsi di immagini che si proiettano nella mia testa seguendo il testo, amo il ritmo e la sonorità così insoliti, mi convince subito! (L'ho persino inserita nella playlist che utilizzo quando vado a correre...quando potrò finalmente ricominciare!). Segue "Swanlights"...rimango imbambolata...questo inizio che sembra trascinarsi a  fatica, come un risveglio dopo una notte agitata ed insonne, cupo, opaco, affaticato (perfetto!), per poi "esplodere" in una rinnovata vitalità ed è a questo punto che le parole:
"A spirit jumps out of a body and turns into a violet ghost"
trovano il loro pieno significato. A questo punto non riesco a procedere, la riascolto altre 3 volte di fila completamente persa e meravigliata. E qui la versione acustica pubblicata dal The Guardian che poi ho caricato su youtube:

 Riesco a procedere ed arriva il brano per me più emozionante (e forse che preferisco dell'intero album) "The Spirit was Gone", ed a questo punto ho fatto fuori anche il secondo pacchetto di fazzoletti. Poi il brano accompagnato dalle sequenze del film diretto da Peter Sempel "Just Visiting this Planet" (che straconsiglio!), in cui Kazuo Ohno e suo figlio Yoshito trasformano semplici movenze ed espressioni in Arte e poesia...beh è davvero struggente:
Quanto a "Thank You for Your Love" non è che non mi piaccia, nell'Ep sta benissimo, ancor più bella la versione live leggermente rivista nel testo, in cui a ringraziare dell'amore ricevuto non è una persona, ma la Natura...però nell'album non ci vedo molto senso, discosta da tutto il resto e messa dopo "The spirit was gone", interrompe bruscamente l'atmosfera creata.
Poi il duetto che forse non aveva preventivamente intimorito soltanto me :), dati i precedenti con la stessa Bjork, non proprio eccelsi...ed invece "Fletta" è un gioiellino, con cambi di ritmo al pianoforte, che ogni tanto mi ricordano Sakamoto in "Composition 0919" (mah), personalmente ne sono soddisfatta, insomma, Bjork non pianta nemmeno urla insensate!
Così si arriva agli ultimi due: "Salt, Silver, Oxygen" in versione orchestrale come per "Ghost" e qui la presa di coscienza, la consapevolezza rinnovata che riflette e vede la realtà sotto nuove spoglie..."Elect the Salt Mother, for she's a selective Christ", e se Cristo fosse stato una ragazza? Se non fosse stato il testosterone a prendere le decisioni nella Storia, e con esso i suoi naturali risultati: competizione, aggressività, insensibilità, prevaricazione (non è un attacco al genere maschile il mio eh), ma invece fosse stato il femminino, quindi un innato senso materno e protettivo, la sensibilità, quindi anche una maggiore cura e rispetto della Natura...come sarebbe stato? E' una speranza che questo spirito possa farsi strada ora...sarebbe bello, ma quando la donna assume, per necessità, per farsi strada, per fare carriera in una società così maschilista, lo stesso atteggiamento aggressivo e competitivo che l'ha sottomessa per millenni, allora la società non ha davvero più alcuna speranza!
Termina poi con "Christina's Farm" (tornano le CocoRosie :D), il brano che mi ha più incantata nello scorso tour sinfonico, 7 minuti che crescono lentamente, con una dolcezza unica, fino a quando le orchestrazioni diventano sempre più corpose e la voce di Antony ripete con un tono ipnotico "Everything was new, every sock and shoe. My face and your face, tenderly renewed", lasciandomi incredula e disarmata a chiedermi come sia possibile per un essere umano produrre qualcosa di così raffinato e  profondamente bello.
Ad oggi il mio numero di ascolti è arrivato a quota 102 in poco più di due mesi, ogni ascolto mi da una percezione differente del significato dell'album e credo che prima di comprenderlo totalmente ce ne vorrà ancora parecchio così come le modalità di ascolto che devo affrontare: in una giornata assolata, all'esplodere della primavera, in una notte estiva limpida e con la Luna piena...
L'unica cosa Antony, appurato che la notizia sul tuo ritiro dai tour era una baggianata, è comunque dal 12 agosto del 2009 che io non ti vedo...e mi manchi! Se volessi ripartire magari in primavera... :) noi ci siamo!

12.25.2010

Joan as Police Woman coverizza i Broken Social Scene

Torno a casa ora dalla cena della vigilia con i genitori della mia compagna, piena come un bue ripieno di non ho idea cosa (ma per gentilezza non si può mica dire "basta, grazie", soprattutto quando la suocera non fa che rinfacciare sia tutto il giorno che cucina...), do una rapida controllata alle notifiche e cosa trovo?...Joan as Police Woman che per un evento benefico coverizza "Lover's Spit" dei Broken Social Scene...e non è niente male!

Joan As Police Woman » Broken Social Scene from The Voice Project on Vimeo.

12.24.2010

Album 2010 - #02 Baby Dee "A Book of Songs for Anne Marie"

#02 - BABY DEE "A BOOK OF SONGS FOR ANNE MARIE"
Ero convinta fin dalla sua uscita, che sarebbe stato l'album dell'anno per me, e di fatto lo è (le prime tre posizioni di questa "classifica" si equivalgono); è l'album che ho ascoltato maggiormente (256 volte!!), che mi ha emozionato di più, a cui sono più legata...ma come si vede dal resto di questo blog...io Baby Dee la amo! Ha una sensibilità rara, una grazia nello scrivere i suoi testi unica...e tutto questo in un corpo che non possiede la minima traccia di delicatezza; avendola vista live davvero TANTE volte (fortunatamente passa molto spesso da Torino), posso dire di quanto sia trasandata (va in giro in pigiami e vestaglie stra-datate, con gli zoccoli e calze bucate...è stata sdentata anche per parecchio tempo), indelicata nella sua gestualità e nella sua risata diabolica, nella poca cura della sua persona, poi però quando inizia a suonare tutti questi aspetti non hanno più alcuna importanza, la sua gestualità diventa persino elegante, diventa la persona più fragile ci possa essere, si emoziona lei...mi emoziono fino ai lacrimoni io (e credo di non essere l'unica). Altro punto a suo favore è il fatto che è sempre disponibilissima a conversare con il pubblico prima o dopo il concerto, ed avendo avuto il piacere un paio di volte, posso dire che è una persona carinissima.
Finiti tutti questi elogi :), vengo all'album; "A Book of Songs for Anne Marie" in realtà è un album uscito nel 2004, (anche in versione libro extra-limitato in sole 150 copie), ma Baby Dee non era soddisfatta del lavoro, reputandolo un po' troppo scarno, quasi una bozza che doveva essere rivista, elaborata per poi trovare finalmente la sua vera forma, così ha chiesto aiuto a Maxim Moston (violinista Antony & the Johnsons), con cui ha già collaborato in passato, e grazie ai suoi arrangiamenti ed alle sue orchestrazioni l'album ha trovato la sua forma definitiva. (se vi interessa la forma primaria vi passo poi il link).
"Black but Comely":
:')
Domani pausa dato che piuttosto di ritrovarmi a pranzo con la parentela (seppur poca), ho chiesto di fare un turno extra in ospedale, poi la 1 (che a questo punto si è capita no?) domenica o lunedì e nei giorni a seguire metterò su la playlist dei 25 brani per me più belli del 2010.
Buone feste in genere,a tutti!


12.23.2010

Album 2010 - #03 John Grant "Queen of Denmark"

#03 - JOHN GRANT "QUEEN OF DENMARK"
Qui non c'è molto da dire, o meglio, da aggiungere...esordio solista meraviglioso che ha sorpreso (ed incantato) un po' tutti quanti (eccetto che per i suoi videoclip)...se però John Grant decidesse di non snobarci (anche se è difficile, se non impossibile, dargli torto!) e di venire a fare un paio di date anche qui da noi...credo gli saremmo tutti ben grati :)
Qui una performance emozionata di "Caramel" e sotto "Where Dreams Go to Die" in una versione da lacrimuccia inevitabile!:


12.22.2010

Album 2010 - #04 Jamie Stewart/Jonathan Meiburg "Blue Water White Death"

#04 - JAMIE STEWART/JONATHAN MEIBURG "BLUE WATER, WHITE DEATH"
Difficile pensare che due individui così strambi (e credo anche opposti) come Jonathan Meiburg (Shearwater) e Jamie Stewart (Xiu Xiu), possano fare un album insieme, ma ancora più difficile e riuscire ad immaginare il risultato della loro collaborazione! :) Il nome dell'album (ed allo stesso tempo del loro progetto) è "Blue Water, White Death",  ispirato ad un documentario del 1971 sugli squali bianchi in Australia (:D). Album composto soltanto da 8 tracce (dai titoli improbabili), in cui la voce  melodica e le sonorità tipiche di Meiburg vengono bruscamente interrotte, quando tutto sembra scorrere con tranquillità, dalle follie isteriche ed elettroniche di Stewart...senza ci sia un'alternanza logica. Ne viene fuori un album assurdo, apparentemente insensato, sorprendente, rumoroso, cigolante, stonato ed a tratti anche fastidioso...una volta assorbito, però, è ammmore!
Peccato non ci siano performances live, comunque questo sarebbe il videoclip ufficiale di "Grunt Tube", girato, come si vede da qualche riflesso :), proprio da Jamie Stewart:

12.21.2010

Album 2010 - #05 Sam Amidon "I See the Sign"


#05 - SAM AMIDON "I SEE THE SIGN"
Non che dai suoi precedenti album non si fosse abbondantemente capito che questo ragazzo ha del talento, eccome se lo aveva già dimostrato, ma con questo album ha fatto decisamente il salto di qualità, aggiungendo alle sue sonorità, dapprima un po' "scarne", tutti gli apporti che di chi ci ha collaborato: il compositore Valgeir Sigurdsson (produttore Bedroom Community), le orchestrazioni di Nico Muhly e la voce di Beth Orton.
...ma insomma, qualsiasi cosa possa scrivere non potrebbe mai rendere le bellezza di quest'album, l'unicità di Sam Amidon, la perfezione con cui riesce a mescolare il folk più tradizionale con sperimentazioni avant-garde strumentali, il carattere nostalgico con cui "elogia" la cantante folk Bessie Jones e le sue ballate che Sam ha ricordato dalla sua infanzia (come per "Little Johnny Brown").


12.20.2010

Album 2010 - #06 Hjaltalin "Terminal"; Jeffrey Luck Lucas "The Lion's Jaw"

#06 - HJALTALIN "TERMINAL" ; JEFFREY LUCK LUCAS "THE LION'S JAW"

           
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Dopo vari disservizi di connessione ed 11 telefonate alla Telecom...
E' un pari-merito, difatti seppur siano due album diversissimi tra loro, il numero di ascolti è pressochè lo stesso e l'indice di gradimento è identico. Gli Hjaltalìn (complesso islandese che ricorda un po' gli "Architecture in Helsinki", anche se questi sono australiani...), però sono stati una scoperta particolarmente piacevole, e per questo devo ringraziare il mio solito amico, che poco prima che partissimo per l'Islanda, si è messo a fare qualche ricerca e gli ha "scovati" non so come :), però da quel momento in poi è stato ammmore, insomma, solari , energici, a volte ricordano gli Abba (raramente eh!), ma l'album inizia in bellezza e termina con un brano che forse sarebbe stato adatto alla soundtrack di "Via col vento" :), però che meraviglia!
Quanto a Jeffrey Luck Lucas, il suo è un album che trovo ugualmente meraviglioso,  solo decisamente più cupo e solitario,  peccato però non riesca a trovare una performance degna su YT, vabbè, però rimedio con una live session degli Hjaltalin accompagnati dall' orchestra sinfonica nazionale islandese , che vale da sola per 10: 
"Suitcase Man"

Io li trovo strepitosi!

12.15.2010

"Deep Field", meno un mese! Intanto "The Magic"

Interrompo per un attimo la "classifica", ma anche in questo caso è più che doveroso...siete pronti per il 17 gennaio? Su, manca soltanto un mese! Intanto nell'attesa si può dare un'occhiata qui:
http://www.clashmusic.com/feature/joan-as-police-woman-the-magic

Ne approfitto per dire che fino a venerdì mi asterrò dal procedere con la classifica (che tragedia, lo so...ma niente lacrime per favore! ;D)...è che giovedì devo sostenere un esame abbastanza tosto, e devo ripassare come una matta!
A venerdì! :)

12.14.2010

Album 2010 - #07 William Basinski "Vivian & Ondine"

#07 - WILLIAM BASINSKI "VIVIAN & ONDINE"
Non ci sono vie di mezzo, Basinki o lo si ama o lo si detesta trovando magari le sue sonorità estremamente ripetitive, alienanti, e così infinite da non riuscire a darne un senso... Basinki lavora per immagini, non crea semplicemente atmosfere, come accade per la maggior parte di quella che viene definita "musica ambient", difatti non va vista in quest'ottica, rischiando di sminuire enormemente le sue opere. Anzi, ha la capacità di escluderti da tutto il resto, "intrappolarti" nella sonorità e farti vivere quei 45-50 minuti (tempo medio delle sue opere), altrove, ha la capacità di creare un caos tale nella mente, da suscitare decine di pensieri, che forse senza alcun filo logico, si collegano tra di loro. Va ascoltato in totale solitudine, mentre si fa una passeggiata fuori città, in montagna, chiusi in casa in un pomeriggio piovoso...o non so, ognuno ha le sue... "Vivian & Ondine" è un'unica traccia di 45 minuti circa, Basinki l'ha composta (o pensata) durante una vacanza a Pantelleria, ed ispirato dall'acqua (come già in passato per "Watermusic", ma anche "El Camino Real"...), dalle correnti e dal sole...ha composto questa meraviglia e poi dedicata alle sue nipotine, per l'appunto, Vivian e Ondine. Paragonandolo ad altre sue opere come la serie "Disintegration Loops" (capolavoro!), ispirate dall'11 Settembre, dove di fatto registrava i suoi loops addirittura bruciando i nastri e suscitando realmente qualcosa che si disintegra, che crolla su di se, che viene distrutto, "Vivian & Ondine" appare una composizione più serena (forse per questo a molti non è piaciuta così tanto); ci si sente trasportati da questa corrente marina, che sembra avere un movimento perpertuo e concentrico, sembra non lasciare scampo, eppure la sensazione percepita è di totale benessere. Lavorando per immagini e non per atmosfere, appunto, nella mia mente malata :), la prima volta che lo ascoltai, mi venne in mente qualcosa di assurdo: quando avevo 13-14 anni e passavo intere pomeriggi attaccata alla PlayStation, da appassionatissima della saga Tomb Raider, e così, in un livello del terzo capitolo, ci si trovava nelle isole del Pacifico, iniziava con la povera Lara vittima delle correnti marine, da cui bisognava in qualche modo divincolarsi, cercare un appiglio, una corrente meno forte, prima che la barra che indicava la disponibilità di ossigeno si azzerasse...era abbastanza realistico da potersi immedesimare, e "Vivian & Ondine" sarebbe stata la soundtrack perfetta!
Straconsiglio di vedere Basinski dal vivo almeno una volta nella vita, difatti alla sua musica abbina sempre opere di video-artist come James Elaine!!
Piccolo estratto live (se poi volete vederlo, 19 e 20 febbraio qui a Torino):
E qui in "Melancholia", con video-art di James Elaine:
 P.s. spero il link per il download vada bene, non ho avuto tempo di verificare, in caso contrario, l'ho in formato fisico (mannaggia solo in Cd e non i Lp!) e posso riuploadarlo senza problemi.

12.13.2010

Album 2010 - #08 Julia Kent "Last Day in July"


#08 - JULIA KENT "LAST DAY IN JULY"
 Non propriamente un album, si tratta solo di 4 brani, un EP...ma qui non siam fiscali, e la Kent non si discute! :) (E poi l'ultima volta che sono andata a vederla live lei è stata così carina ad autografare la mia copia!)
EP arrivato di punto in bianco senza alcun preavviso, accompagnato dalla notizia che tra qualche mese uscirà il suo secondo album da solista "Green and Grey" di cui farà parte il brano "Ailanthus" (parte anche di questo Ep).
Così, allo stesso modo d'improvviso giunge anche il temporalone che la Kent ha immaginato (e direi persino raffigurato visivamente seppur in musica), a segnar la fine dell'estate; un evento così banale capace di segnare però il passaggio tra due momenti nettamente distinti...
E' la descrizione di un semplice acquazzone che ci fa render però conto che l'estate è al termine, ed è talmente perfetta che ascoltandola questa  descrizione, si riescono ad immaginare come se si trattasse di un documentario naturalistico, le fasi scandite di questo fenomeno. Si inizia con "Ground" ossia un temporalone estivo, quelli che arrivano d'improvviso verso sera con nuvoloni talmente carichi da sembrar neri, dopo una giornata afosa ed umida. E' un temporalone di quelli a gocce grosse che martoriano le piante ed i fiori sul terrazzo, le piante lungo i viali e che quando si esaurisce lascia un forte odore di terra ed erba bagnata, poi però la gente torna per le strade e cammina calpestando le pozzanghere sui marciapiedi ed  il rumore delle scarpe a contatto con l'asfalto cambia, ora è un rumore sordo, netto, facilmente distinguibile.
Restano l' umidità e l'aria un po' più fresca, una luce un po' più opaca ed una percezione differente...ma in fondo mettersi una maglia in più , non è poi così drammatico,anzi è persino confortante.

Io amo questa donna!:)
Nei link invece performances relative all'Ep:
"Last Day in July"
"Carapace"
"Ailanthus"
Poi nella compilation di fine anno che uploaderò tra un po', la Julia farà la sua presenza con una collaborazione ed un suo brano, entrambi abbastanza sconosciuti.

12.12.2010

Album 2010 - #9 Current93 "Baalstorm, Sing Omega"


#09 - CURRENT93 "BAALSTORM SING OMEGA"
Scrissi di quest'album già nel luglio scorso e postai il link per il download, sapendo che, dato il personaggio (David Tibet), probabilmente me ne sarei pentita poichè qualche influsso malefico prima o poi mi si sarebbe ritorto contro...due mesi dopo ebbi un incidente in moto (prima volta che ci salivo nella mia vita dopo infinite insistenze della mia compagna che l'aveva appena comprata...lei sana per fortuna, la moto integra, io distrutta! :) argh! ) e ne avrò ancora per un paio di mesi prima di recuperare del tutto... Ho deciso comunque di risfidare la sorte, perchè in ogni caso i Current93 non sarebbero potuti essere fuori da questa "classifica", ma se fossi un uomo provvederei a toccarmi giusto perchè non si sa mai :). A parte tutte queste cretinate, forse questo non è il loro miglior album in assoluto, nè il più criptico, nè il più ricercato ed elaborato, ma si tratta comunque di un album nato dalla mente di David Tibet (mica niente!).


12.11.2010

Album 2010 - #10 Little Annie & Paul Wallfisch "Genderful"


#10 - LITTLE ANNIE & PAUL WALLFISCH "GENDERFUL"
Anche per Little Annie ho  fatto abbondantemente capire in precedenza, che mi piace eccome! Con Paul Wallfisch, dopo
l'album "When Good Things Happens to Bad Pianos" (meraviglioso!), ha capito che funziona alla perfezione e così nasce "Genderful" (meraviglioso!). Speriamo che la coppia continui a collaborare, comunque per ora, sono in tour con Baby Dee ed a febbraio saranno in Italia (qui a Torino e Milano).
Little Annie è un personaggio già un po' inquietante di per se (poi nei live da il meglio! :D), ma in versione "lacrimosa vedova sicula" (come dice una mia amica) per il videoclip di "Because You're Gone" (qui), con quelle lacrime posticce fa persino un po' paura :). Come performance, ne ho scelta una che non ha nulla a che fare con l'album in questione, ma invece una sua versione del brano "Rapture" (sì, proprio quello di Antony! che tra l'altro ha prodotto nel 2006 il suo album "Songs of the Coalmine Canary"), ok, l'originale è inarrivabile, però anche così, con la sua voce "scazzata" ha il suo fascino, o no?:

12.10.2010

Album 2010 - #11 Valgeir Sigurdsson "Draumlandid"

#11 - VALGEIR SIGURDSSON "DRAUMLANDID"
Valgeir Sigurdsson è un compositore islandese, è a capo dell'etichetta Bedroom Community (la stessa che produce Sam Amidon, Ben Frost e Nico Muhly), in passato ha collaborato con Bonnie "Prince" Billy, Ane Brun, le baffute Cocorosie, ha composto la soundtrack per il "Cremaster Cycle" e per "Drawning Restraint 9", opere d'Arte dell'ex marito di Bjork (Matthew Barney) ed ha composto gli arrangiamenti per "I've Seen it All", il duetto Bjork-Thom Yorke per il film "Dancer in the Dark" di von Trier."Draumlandid" è il suo secondo lavoro da solista, anche se sono ben presenti le collaborazioni dei soliti Sam Amidon (che nel brano "Grylukvaedi" canta persino in islandese), Nico Muhly e Ben Frost, ed è nato come soundtrack per l'omonimo documentario che denuncia come lo sfruttamento delle risorse energetiche in Islanda, in seguito alla crescita esponenziale del turismo e degli abitanti, stia devastando il patrimonio naturale dell'isola (faccio un mea culpa perchè a luglio ci sono andata anche io per un paio di settimane a fare la turista); comunque le immagini di questo posto surreale che è l'Islanda, abbinate alla musica di Sigurdsson, porta come risultato ad un'armonia pazzesca...insomma, qui il trailer:
http://www.youtube.com/watch?v=Kp5n2vd8c9o E questa sotto, è una performance di "Past Tundra" dal Whale Watching Tour, con Muhly, Frost ed Amidon...super!
(tra l'altro la tappa a cui ho assistito nel marzo scorso è stato il più bel concerto a cui sono stata quest'anno) :

12.09.2010

Album 2010 - #12 Inlets "Inter Arbiter"


#12 - INLETS "INTER ARBITER"

Progetto solista di Sebastian Krueger, che in passato ha collaborato con "My Brightest Diamond" (ah già, tra l'altro il prossimo anno dovrebbe uscire un nuovo loro album!) e "DM Stith", ed ora al suo Inter Arbiter hanno partecipato parte dei "Dirty Projectors" e "Beirut" (mica male!). Album davvero bello, ed è obbligatorio citare il videoclip di "Bright Orange Air", che è particolarmente ipnotizzante...altro che il puntinismo che ci insegnavano nelle ore di educazione artistica! :)
E qui il download per il precedente EP "Vestibule": http://www.luvsound.org/release/luv012/

12.08.2010

Album 2010 - #13 CocoRosie "Grey Oceans"


#13 - COCOROSIE "GREY OCEANS"
Persino Pitchfork le ha rivalutate con quest'ultimo album...eh sì, il voto dato a "Grey Oceans" infatti è un "bel" 5.1 (pure lo 0,1 calcolano!!) su 10, ma considerando che i precedenti album si aggiravano attorno alla media del 3.5/4.0... :) Sempre la Pitchfork ha inserito (a ragione) la cover album tra le peggiori dell'anno, ma quando si è trattato di stilare la classifica dei 40 videoclip più belli del 2010, quello di "Gallows", che obiettivamente è un bellissimo video e di sicuro tra i più belli dell'anno, non è stato nemmeno citato. Il chè mi sembra una sorta di "non mi piaci a prescindere", un po' come si fa fino ai 10-12 anni con alcuni compagni di classe che ci sembrano antipatici, "e perchè?" "perchè sì!"...insomma, capito no? :)
A me invece, come si è abbondantemente inteso, le ragazze baffute piacciono eccome! :)


E qui in ascensore :)

12.07.2010

Album 2010 - #14 Palumbo/Tomasini "The Hunting Dogs of Boötes the Herdsman"

 #14 - PALUMBO/TOMASINI "THE HUNTING DOGS OF Boötes THE HERDSMAN"
In realtà nulla di nuovo, è un album costituito da versioni live e remix del precedente lavoro nato dalla collaborazione tra Ernesto Tomasini e Fabrizio Modonese Palumbo del 2007, "Canes Venatici", ma caspita che bello! :) Non dico altro, dato che dello stesso lavoro ne ho parlato qualche post indietro...

12.06.2010

Album 2010 - #15 Picastro "Become Secret"


#15 - PICASTRO "BECOME SECRET"

Quarto album per i Picastro, gruppo canadese di Toronto (il Canada torna spesso in questa "classifica", ma niente Arcade Fire neh, che proprio non li digerisco!), formato da Liz Hysen alla voce e chitarra, Nick Storring al violoncello (anche questo, elemento che torna spesso!) e Brandon Valdivia alla batteria, ma in passato, se non ricordo male, ha fatto parte del gruppo anche Owen Pallet. Bisogna premettere che lo stato depressivo della loro musica è ad un livello piuttosto elevato, dunque se si è in un periodo particolarmente funesto, ne sconsiglio l'ascolto...ma fino ad un certo punto, insomma, personalmente è da settembre che ho a che fare con la rottura del piatto tibiale, 3 costole incrinate, due operazioni, viti varie nella gamba, fisioterapia e tutte le conseguenze del caso, ma continuo ad ascoltarli spesso e sorprendentemente riescono persino a darmi un certo conforto! :) Per rendere meglio l'idea, Liz Hysen ha una voce ed una "gioia" di vivere, simile a Matteah Baim (forse più nota come la seconda metà del progetto Metallic Falcons), ed a questo si deve sommare una sonorità simile agli Hangin Freud oppure agli Hood di "The Cycle of Days and Seasons", ma ancora più cupa e spettrale...beh, spero di aver reso il giusto :).

Ma a mio parere, il brano più bello dell'album è "Split Head":

12.05.2010

Album 2010 - #16 Perfume Genius "Learning"


#16 - PERFUME GENIUS "LEARNING"
Esordio per Perfume Genius, ossia Mike Hadreas, 26enne da Seattle, con un passato non proprio felice, difatti l'album parla di abusi, dipendenze, suicidio...forse non proprio un album estivo, contando la sua uscita lo scorso giugno, ma anzi ricco di connotazioni indubbiamente più legate a questo periodo dell'anno. In sole dieci tracce, che si consumano in circa mezz'ora o poco più, riesce a trasmettere con rara raffinatezza, grazia e dolcezza tutto il suo dolore interno, la sua malinconia, la sua solitudine e tristezza, e ciò che lascia ancor più commossi è l'estremo minimalismo con cui riesce a farlo, dando spazio soltanto a qualche accordo al pianoforte ed alla sua voce scarna che sembra quasi essere un riverbero di sottofondo, escludendo qualsiasi altra orchestrazione che non avrebbe fatto altro che rendere melenso il lavoro.
Il primo ascolto di "Learning" l'ho rapportato involontariamente al primo ascolto che feci per Antony e questo mi ha sopresa non poco; un momento, la prima volta che sentii la voce di Antony, era il 2003 ed il brano in questione era "River of Sorrow"...rimasi impietrita, capii subito di aver scoperto qualcosa di unico e profondamente Bello(!!), ed ovvio mi commossi fino alle lacrime senza capire il perchè (beh, nemmeno ora ho ancora capito perchè mi fa questo effetto) ...so solo che da lì in poi fu ammmore :); non paragono neanche lontanamente l'effetto devastante (in senso positivo) che quell'ascolto ebbe su di me con l'effetto che mi ha fatto il primo ascolto relativo a Perfume Genius, ma era parecchio tempo che non rimanevo così sorpresa e parecchio che non mi commuovevo al primo ascolto e parecchio che non avevo la sensazione di poter dire in un futuro non troppo lontano "ah, l'avevo capito subito che avrebbe dato  parecchie soddisfazioni!"...non credo mi dovrò smentire ;)
Questa è "Dreem":

12.04.2010

Album 2010 - #17 Zoe Keating "Into the Trees"

 
#17 - ZOE KEATING "INTO THE TREES"
Come Julia Kent, anche lei canadese, anche lei ex-membro delle Rasputina, anche lei violoncellista (ovviamente), ed in comune alla Kent ha lo stesso (o quasi), approccio musicale; coniuga la classicità del violoncello a sonorità più elettroniche, registra piccoli loops che vanno a sommarsi, a combinarsi, a sovrapporsi, creando lentamente il brano nella sua complessità, per poi gradualmente sfumarsi fino a tornare al punto di partenza...come Julia Kent, una one-woman band insomma! :)
A molti non dirà nulla come album, ma il violoncello è una delle mie passioni, e la ragazza ci sa fare :) e poi solo il brano "Last Bird" vale l'intero lavoro, in 1 solo minuto e 57 secondi la musica si trasforma in immagini che descrivono il volo solitario e disperato di un uccello che ha perso il suo stormo (forse già migrato?), per poi capire ed arrendersi al suo destino, posandosi su di un albero ormai spoglio ed abbandonandosi al freddo...o forse sono solo io a dare i numeri?!? :D
"Escape Artist":

12.03.2010

Album 2010 - #18 Joanna Newsom "Have one on Me"

#18 - JOANNA NEWSOM "HAVE ONE ON ME"
Download (password: nodata.tv)

Sotto, "Soft as Chalk" live al Jimmy Fallon, volevo in realtà mettere una performance relativa al brano "Good Intentions Paving Company", ma nessuna mi ha convinta. L'unica indicazione per l'ascolto di questo triplo album, è non tentare di sentirlo tutto in una volta...altrimenti si potrebbe persino detestarlo! :)

12.02.2010

Album 2010 - #19 The Irrepressibles "Mirror, Mirror"

 #19 - THE IRREPRESSIBLES "MIRROR, MIRROR"

I loro live sono spettacolari, una vera esperienza visiva, curatissimi in luci, scenografie, coreografie etc etc e  per questo prima o poi dovrò riuscire a vederli dal vivo, quindi ho scelto due video (aggiunti alla playlist YouTube poco sopra "Album 2010 - Top 20"), il primo è un montaggio di un live (non sempre in presa lineare) del marzo scorso al Queen Elizabeth Hall per  "Forget the Past" (da non crederci!!):

e questo è un montaggio di estratti da vari loro live per il brano più conosciuto (e più bello) dell'album uscito nel Gennaio scorso, "In this Shirt"(da non crederci :)!!) :

Direi che questi strani individui promettono molto più che bene, sì-sì! :)

CocoRosie per Vogue Italia

Un breve intermezzo alla classifica, ma d'obbligo!
Oh amanti delle CocoRosie :), Vogue.it ha pubblicato un'intervista/video-intervista realizzate lo scorso 19 Luglio qui a Torino (data del live di cui scrissi qualche post fa, e di cui ho messo a disposizione la registrazione che feci dell'intero concerto).
Ecco il link:
http://www.vogue.it/people-are-talking-about/musica-teatro-cinema/2010/12/cocorosie
e già che ci sono, sempre per Vogue.it, qualche mese fa Costantino della Gherardesca,  nella presentazione del videoclip "Lemonade":
http://www.vogue.it/people-are-talking-about/musica-teatro-cinema/2010/06/cocorosie

12.01.2010

Album 2010 - #20 ed appena fuori; Shearwater "The Golden Archipelago"

Forse è ancora decisamente presto per le solite classifiche, ma guardando le prossime uscite non vi è nulla che mi stimoli poi così tanto ed appurato che "Deep Field" di Joan as Police Woman e "Green and Grey" di Julia Kent usciranno ad inizio 2011, io inizio.
Tagliando fuori qualcuno (più sotto comunque li cito), posterò i miei primi ascolti, alcuni forse un pò lontani da qualsiasi altra classifica, fornendo per ognuno il link per il download ed un videoclip (privilegiando le perfomance live), che saranno inseriti giorno per giorno nella playlist YouTube nella barra poco sopra "Album 2010- Top 20" (non riesco ad inserire la playlist nella barra laterale!!)

#20 - SHEARWATER "THE GOLDEN ARCHIPELAGO"




E poi ci sono gli "appena fuori", diciamo una sorta di posizionamento 20-30 anche se sono un po' più di dieci; in ordine casuale:
-Laurie Anderson "Homeland"
-The Knife "Tomorrow in a Year"
-Gil Scott Heron "I'm new Here"
-Lone Wolf "The Devil and I"
-Midlake "The Courage of Others"
-Swans "My Father will Guide Me up a Rope to the Sky"
-Balmorhea "Constellations"
-Xiu Xiu "Dear God I Hate Myself"
-Sun Kill Moon "Admiral Fell Promises"
-Portland Cello Project "Thousand Words"
-Hangin Freud "Sunken"
-Cyclobe "Wounded Galaxies Tap at the Window"
-Nico Muhly "I Drink the Air Before Me"
e sotto la playlist degli esclusi (avvantagiando sempre le performance live):

11.20.2010

Transgender Day of Remembrance

Oggi, 20 Novembre, ricorre il "Transgender Day of  Remembrance", giornata internazionale in memoria di tutte le vittime della transfobia, cui nessun telegiornale darà il minimo risalto; iniziative ed eventi in molti paesi (putroppo non ovunque); per quanto riguarda l'Italia, toccherà: Torino, Bologna, Bergamo, Genova, Livorno, Magenta, Napoli, Perugia, Rivoli (Torino) e Viareggio, magari date un'occhiata a tutte le informazioni necessarie per partecipare, qui:  http://www.transgenderdor.org/
E proprio stamattina mi è toccato sentir parlare, in merito a trasfusioni di sangue ed all'adozione dei dispositivi di protezone individuale da parte del personale sanitario, la solita stupida, disciminante, falsa storia sul fatto che le persone omosessuali e trans/transgender sarebbero soggetti ad alto rischio e quindi non candidati donatori...a questo si è aggiunta la "perla di saggezza" della mia docente, la quale ha sostenuto che chi di noi Medici o prossimi Medici, per onestà dovrebbe avvisare i pazienti riguardo propria "condizione omosessuale", in modo che possano rifiutarsi o meno di ricevere cure dal/dalla medico in questione...visto che dovrei laurearmi tra 7 mesi, e che il prossimo anno entrerò in specializzazione, mi chiedo se poi dovrò andare in giro con un triangolo rosa o la bandiera dell'Arcigay cucita sul camice, per avvisare i miei futuri pazienti del fatto io sia omosessuale??!!?? Mah...qualcuno conosce una brava sarta che ne è capace?
La scelta sonora per la giornata, l'affido agli Antony & the Johnsons con "River of Sorrow", scritta in memoria di Marsha P. Johnsons (da cui poi deriva il nome), attivista transgender che partecipò anche ai movimenti dello Stonewall, trovata morta nel fiume Hudson... le autorità hanno sempre parlato di suicidio od incidente...immaginiamo...un po' come Brenda si è data fuoco da sola, perchè ubriaca si sarebbe addormentata con la sigaretta accesa...





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11.15.2010

Palumbo/Tomasini: Almagest! "The Hunting Dogs of Boötes the Heardsman"

Riguardo Palumbo, sicchè credo di averlo citato già 8mila volte su questo blog, non devo aggiungere altro, ma Ernesto Tomasini? La prima volta che lo vidi, fu proprio qui a Torino, alla Chiesa San Filippo Neri (questa faccenda mi fa ancora sorridere :D), accompagnata niente meno che...da mia nonna :), fu un live strepitoso e fu subito ammmore...giudicate voi:
 GREATER  FEAST MASSACRE live in Turin
Ormai, seppur parte del circuito definito come "avanguardia" sta diventando pian piano sempre più noto, fatto dovuto alla sua poliedricità: una voce che raggiunge le 4 ottave amalgamata alla sua innata teatralità...il risultato è unico ed inconfondibile. Attore di teatro/cabaret, insegnante di storia del teatro, voce per la BBC, e poi la parte musicale, che alla fine è quella che ha più risalto; ha collaborato con i Current93, con i Nurse with Wound, con Othon Matagaras con cui pubblicò nel 2007 l'EP "When I Leave You" e nel 2008 un album interessantissimo "Digital Angel" ed ora sempre dalla collaborazione con Othon sta per uscire secondo album; poi con Palumbo, Paul Beauchamp ed Andrew Lilies nel 2007 uscì "Canes Venatici", ed ora sotto progetto ALMAGEST! (ma sempre insieme a Palumbo/Beauchamp/Lilies), l'album "The Hunting Dogs of Boötes the Heardsman",che include parti live/studio/mix di Canes Venatici, ed  in parte downloadabile QUI (assolutamente legale e gratuito!).
Scrivo di questo progetto, seppur sapendo destinato ad una "nicchia", poichè giusto ieri sera ho appreso che saranno live il
20 Gennaio, qui a Torino allo Spazio211 , quindi se ci capitate, è fortemente consigliato :). 
Poi ricordo che li vidi a Roma un annetto fa, e sentire "Trattato sulla Natura delle Stelle per Voce ed Harmonium"...beh, è stata un'esperienza pazzesca, lascio intendere, anche se il video non è relativo a quella data:

...rientrerà nella mia playlist di fine anno.
Buon Ascolto!! :)

11.09.2010

Le due "piccole", live.

In attesa che arrivino in Italia il prossimo Febbraio (19/20 Torino, 23 Milano, 25 Napoli), ma comunque qualche giorno fa erano a Padova, un live registrato il 31 Ottobre a Vienna. 
Su YouTube ci sono anche dei filmati relativi a Dortmund (fantastici!!): 
- http://www.youtube.com/watch?v=bfFr5fiHEk0
- http://www.youtube.com/watch?v=a0BIXg0mN34
- http://www.youtube.com/watch?v=Xu5e6SAw6a8
- http://www.youtube.com/watch?v=zR5taXCelD0
- http://www.youtube.com/watch?v=SniB-eRIJQo

 Setlist:
An Early Spring  
Overture 
Safe Inside The Day 
Regifted light 
The Only Bones that Show 
The Earlie King 
Because You're Gone
Suitcase Full of Secrets 
In the Bar Womb
This One's for You?
unknow  
Private Dancer 
The Shadow of Your Smile 
The Dance of Diminishing Possibilities 
Adrianna 
If You Go Away 
Song of Self Acceptance 
Big Titty Bee Girl (from Dino Town) 
Yesterday, When I Was Young 
Baby, I'll Make You a Man

Buon Ascolto! :)
P.s.: upsss, mi ero scordata della password: omote

11.03.2010

Julianne...SMACK!!


...e riuscirà finalmente a vincere l'Oscar per "The Kids are All Right" dopo 4 candidature ed interpretazioni straordinarie ma infruttuose, come: "Magnolia"(credo una delle migliori interpretazioni di sempre, persino più intensa di Isabelle Huppert in "La Pianista"), "Far from Heaven", "The Hours", "Savage Grace", "A Single Man", "Short Cuts" etc etc ???

11.02.2010

Pena, solo pena, null'altro che pena!

Torno a casa e mi tocca sentire l'ennesima... non so, non riesco a trovare un termine opportuno e "cazzata" è troppo, troppo, troppo gentile, al punto che si darebbe l'impressione sia solo una stupida battuta infelice, quando invece è molto più che questo: 



"LUI" di buon gusto non ne ha mai avuto, così come tutti quelli che lo hanno votato e rivotato, ma la gente che applaude ha persino l'aggiunta della pateticità! 
Provo pena, null'altro e mi chiedo se prima di aprire la bocca, si è per caso ricordato che oggi, 2 novembre, è la ricorrenza del 35° anniversario della morte di Pasolini.

10.31.2010

Gallows!!

Saranno pur pazze, fastidiose ed anche un po' sopravvalutate (dicono...anche se leggo solo critiche negative...), ma cacchio se sanno sorprendere e lo stesso per il videoclip di Gallows! Ascoltando il brano (che farà parte nella mia playlist di fine anno) avevo in testa filmicamente un'ambientazione ottocentesca e provinciale, colori cupi, immagini indefinite etc etc, poi vedo il videoclip e scopro che l'atmosfera è esattamente come l'avevo immaginata e mi rendo conto che i "rumorini" (lo scricchiolio, la risata, il miagolio...), non sono il solito tratto eccentrico, ma fanno parte del processo visuale tanto quanto il testo del brano, quasi questo fosse nato dal videoclip e non vice-versa:

...è che bisogna soltanto entrare nella loro ottica, lo dico perchè anch'io all'inizio le detestavo, poi mi sono redenta...forse anche troppo!...boh :)

10.12.2010

Baby Dee al Queen Elizabeth Hall

Era il 6 Marzo, Baby Dee cominciava ad avvisare qualche acciacco, difatti poverina ebbe una polmonite e dovette annullare svariate date nei giorni successivi (tra cui le due a Torino e Milano, che poi recuperò a Maggio con una sola data qui a Torino ed una a Bologna). Dati i malanni e l'affaticamento percepibile, al suo live quella sera parteciparono oltre ad Alex Nielsen alle percussioni, Emmet Kelly alla chitarra, Matthew Robinson al violoncello, Joe Carvel al basso, anche David Tibet. Il risultato è un live stupendo (beh, purtroppo non c'ero, ma ascoltandolo più e più volte, posso immaginarlo) e poi qualche contributo YouTube permette di rimpiangere l'assenza, basta questa "Suddendly the Living are Dying" cantata da Tibet e suonata dalla Dee per commuoversi:

Comunque, ecco qui la registrazione dell'intero live (la fotografia non è relativa alla serata, ma mi piace particolarmente, quindi...):


SETLIST:
01.    intro
02.    Deep, Peaceful, Perfectly Pure, Luminous, Uncompounded, and Like Nectar
03.    Classical Music For Cowboys With Cowboy Hat Hair
04.    The Day I Died (?) 
05.    Overture + A Book of Songs for Anne Marie
06.    Lilacs
07.    Brother Slug And Sister Snail
08.    I Looked At The Southside Of The Door
09.    Suddenly The Living Are Dying
10.    band intros
11.    As Morning Holds A Star

(la password per il download è: omote Se ci fossero problemi, ricarico il tutto)
Per ultima cosa, ricordo che il 18 e 19 Febbraio, al teatro Astra qui a Torino, ci saranno: Julia Kent, Fabrizio Modonese Palumbo, Wiliam Basinski, Little Annie e Baby Dee...assolutamente imperdibile!
http://fondazionetpe.it/spettacoli/scheda/15/
                                                                                           Buon ascolto! :)



10.01.2010

The Life and Death of Marina Abramovic

La vita, la mente, la genialità di Marina Abramovic, una delle performer artist più quotate e brillanti, ma anche coraggiose e sfrontate; uno degli attori (a mio parere) più talentuosi: Willem Dafoe (anche se di cavolate nella sua vita artistica ne ha fatte eccome!) e  la musica di Antony, il tutto sotto la direzione artsistica di Robert Wilson, questo è (sarà) "The Life and Death of Marina Abramovic".


 Parlare anche solo in breve delle esplorazioni artistiche di Marina Abramovic comporterebbe ugualmente un post estremamente lungo, ma per chi non la conosce (male, molto male! :D), bisogna dire che ha affrontato: schiaffoni in faccia, serpenti ("Dragon Heads"), spazzolate violente di capelli ("Art Must Be Beautiful"), il gioco del coltello tra le dita ("Rhythm 10"), fiamme e perdite di sensi ("Rhythm 5"), tagli causati dagli spettatori di fronte a cui lei è rimasta inerte ("Rhythm 0"), qualsiasi atto di autolesionismo nato dal bisogno di conoscere fino a che punto il nostro fisico e la nostra mente possono spingersi ("Lips of Thomas").
Qui è possibile visionare qualche filmato delle sue performance:
http://www.ubu.com/film/abramovic.html 
Per ultimo, tra marzo e maggio (2010), Marina Abramovic ha realizzato al Moma di New York, la sua performance "The Artist is Present". Per ben 3 mesi, 7 ore al giorno, si è seduta sulla stessa sedia ed ha fissato senza accennare alcuna parola, chiunque le si sedesse di fronte (alla fine circa 1400 persone). Il tempo era soggetto alla decisione individuale, andando dai pochi secondi ai 600 minuti di resistenza di un'artista (che a sua volta ha definito la sua "contro-esperienza" come un'opera d'Arte). Ovvio, tra i tanti si sono apprestate anche alcune celebrità (Isabelle Huppert, Rufus Wainwright, Lou Reed, Antony Hegarty, Christiane Amanpour...etc etc).Qui è possibile visionare TUTTI gli scatti effettuati:
http://www.moma.org/interactives/exhibitions/2010/marinaabramovic/

Comunque, la premiere di "The Life and Death of Marina Abramovic" avrà luogo in occasione del Manchester International Festival a Luglio 2011 (successivamente a Madrid nell'Aprile 2012), nel link, date e maggiori informazioni:
http://www.mif.co.uk/event/robert-wilson-marina-abramovic-antony-willem-dafoe-the-life-and-death-of-marina-abramovic/
allora, tutti a Manchester! :)

 


9.30.2010

Da catorcio umano...i Cindytalk

Nella mia totale ignoranza non sapevo, prima di un mese fa, chi fossero i Cindytalk poi il 1° settembre vado ad un concerto dei Blind Cave Salamander, più che altro per via di Julia Kent e dopo la loro performance decido di fermarmi per il live di questi "loschi figuri", i Cindytalk per l'appunto, tanto per sentire come suonano, anche se generalmente quando sento le parole post punk/industrial/dark-wave me la do a gambe levate... parte questo delirio di suoni disarmonici, sonorità elettroniche, schitarrate che a me non son mai piaciute, il tutto accompagnato dalla proiezione di un film (credo polacco, ma sto cercando invana di conoscerne il titolo!!), poi giunge sul palco questa figura che prende subito la mia attenzione, la vocalist: Cindy (una volta Gordon Sharp); sicuramente una voce particolare, direi gutturale, una presenza scenica un po' assurda  (in senso positivo!), tipo balletti improbabili, bevute a tutto andare di alcolici, momenti in cui se ne va per qualche minuto dal palco e poi torna d'improvviso...lì, per lì mi genera una certa curiosità, ma assicuro che reggere ad un'ora di suoni così disarmonici è stata dura ed arrivata a casa non è che poi mi sia informata sul loro conto, anzi. E poi (forse colpa del Karma, ma che in un certo senso ringrazio per il tempo libero che mi sta concedendo) mi ritrovo segregata in casa con 4 viti ad una gamba (anche scorticata)e 3 costole incrinate (incidente in moto), però per l'appunto ho un sacco di tempo per ascoltare tonnellate di musica e così riprendo il discorso Cindytalk e scopro che mi piacciono!!
In breve: progetto che nasce nel 1982 dalla mente di Gordon Sharp (ex membro Freeze) e come debutto pubblicano l'album d'esordio "Camouflage Heart", poi Sharp collabora con i Cocteau Twins e This Immortal Coil per "It'll End in Tears", successivamente i Cindytalk pubblicano "The Wind is Strong", "In This World" e "Wappinshaw" (1994); a questo seguono 15 anni di silenzio in cui Gordon Sharp se ne va in Giappone collabora a progetti che vanno dall'elettronica alla techno , ma soprattutto capisce che è giunta l'ora di dar spazio alla sua parte femminile, e dunque Gordon diventa Cindy, o Cinder. Nel 2009 i Cindytalk tornano con il singolo "Transgender Warrior" (sotto etichetta Mego) e pubblicano "The Crackle of My Soul" e "Up here in the Clouds", che però risentono molto dell'influenza "giapponese" di Cindy e secondo me sono inferiori rispetto ai precedenti (e quindi caricherò qui quelli "vecchi").
Qui parte della performance dello scorso 1° settembre al Cortile della Farmacia a Torino:

Secondo me bisogna cominciare dal loro lavoro migliore, che è:
"Wappinschaw" 1994

  1 The First Time Ever...
  2 A Song of Changes
  3 Empty Hand
 4 Return to Pain
 5 Wheesht
 6 Snow Kiss
 7 Secrets and Falling
 8 Disappear
 9 Traumlose Nachte
10 And Snow in Sunshine
11 Prince of Lies
12 Hush



"Secret and Falling" 1991 (il link è lo stesso per "The Wind is Strong" sottostante)




1 Song of Changes
2 The Moon above Me
3 In Sunshine
4 Empty Hand






"The Wind is Strong" 1990
1  Landing
2  Firsthing
3  To the Room
4  Waiting
5  Through Flowers
6  Secondsight
7  Through the Forest
8  Arrival
9   Is There a Room for Hire?
10 Choked I
11 Choked II
12 Dream Ritual
13 Fuck you Mrs. Grimace
14 On Snowmoor
                                                                             15 Angel Wings


"In this World" 1988

 1 In This World
 2 Janey's Love
 3 Gift of a Knife
 4 Playtime
 5 The Room of Delight
 6 Touched
 7 Circle of Shit
 8 My Sun
 9 The Beginning of Winsdom
10 No Serenade
11 Sight after Sight
12 Angels or Ghosts
13 Through Water
14 Cherish
                                                                             15 Homeless
                                                                             16 Still Whisper
                                                                             17 In this World...

"Camouflage Heart" 1982 

(il link include "Transgender Warrior", che può essere benissimo glissato!)

1 It's Luxury
2 Instinct
3 Under Glass
4 Memories of Skin and Snow
5 The Spirit Behind the Circus Dream
6 The Ghost Never Smiles
7 A Second Breath
8 Everybody is Christ
9 Disintegrate



Nella mia degenza ho raccolto anche altro materiale (un mix fatto dalla rivista Wire Magazine, il live del 1° settembre che ho registrato, gli album "Up here in the Clouds" e "The Crackle of my Soul")...e se qualcuno è interessato, carico tutto quanto!
BUON ASCOLTO! :)