4.13.2011

Matt Howden, un altro one-man band.


Mi sono resa conto che Matt Howden (dato che lo scorso sabato, 9 aprile, era a Milano), è in fin dei conti piuttosto sconosciuto, anche se nella sua carriera ha fatto parte della formazione Sol Invictus e tra i tanti ha collaborato anche con i Larsen... sicchè, nel mio piccolissimo, cerco di fare un minimo di opera di promozione.
Matt Howden è un violonista d'avanguardia, figura in due progetti che poi non sono molto diversi tra loro, appunto come "Matt Howden" (prevalentemente strumentale), e come "Sieben" (in cui si aggiunge la sua voce in maniera più costante), ed ha all'attivo svariati album e moltissime collaborazioni.
Si può pensare a lui come un vero one-man band, difatti senza utilizzare basi pre-registrate, Howden sviluppa i suoi brani man mano, aggiungendo un "pezzo" alla volta avvalendosi dei classici loops...una semplice melodia ottenuta pizzicando le corde del suo violino, a cui si aggiunge un picchiettio od un fruscio ottenuto nei modi più improbabili,  a questo segue lo "sfogo" con l'archetto, poi la sua voce (sarà causa del suo forte accento british, ma a me piace tantissimo!), ed infine il culmine, in cui si scatena con il suo violino, ma insomma, guardatelo:


Così lascio un paio di links, ho scelto un album soltanto come "rappresentativo" per ognuno dei suoi due progetti paralleli (se poi interessa, ditemi pure, ho tutta la lunghissima discografia):



Sieben "Star Wood Brick Firmament"
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L'ultima uscita di Howden, l'album è del 2010, la copertina è obiettivamente bruttissima :), ma l'album secondo me merita, eccome!



Matt Howden "Spurge the Sun"
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Album del 2004, si tratta di una prima raccolta della sua produzione, decisamente un approccio più strumentale, ma talvolta la sua voce appare facendo una gran bella figura, fra tutti "Peterson's Seat".





Buon ascolto!

2 commenti:

  1. Ciao. Visto che ami il violoncello, conosci Kristin Rule?
    Prova: http://www.mediafire.com/?194z98oj16il9vj
    Corrado

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  2. Grazie Corrado, un consiglio molto ben accetto! Non la conoscevo ma provvedo subito a seguire il link. :)
    A proposito, ascoltando l'ultima puntata del tuo programma radio sono rimasta affascinata dalle sonorità di Nicolas Jaar...anche se il genere non rientra tra i miei ascolti tipici (come credo neanche nei tuoi), devo dire che mi ha colpita tanto quanto James Blake.
    Un saluto,
    mara

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