4.03.2013

William Ryan Fritch "the Waiting Room"

WILLIAM RYAN FRITCH "THE WAITING ROOM"

Negli ultimi anni è stato un continuo fiorire di trasmissioni tv incentrate su ciò che succede in sala operatoria o su ciò che si nascone dietro l'approccio medico-paziente in una sala visite (talvolta al limite del medical drama), dapprima focalizzate sugli interventi di tipo estetico e via-via di più ampio spettro andando a toccare un po' tutti i campi di specializzazione. RealTime in pratica ci ha costruito un intero palinsesto talvolta con cretinate del tipo "Non sapevo di essere incinta", "Malattie misteriose" oppure "Chirurgia XXL", talvolta invece ben riuscite tanto da essere diventate un appuntamento quotidiano come "Embarassing Bodies", che nonostante il suo fare diretto e piacevolmente esplicito scommetto che le due domande che ognuno si pone nel guardare ogni sera il programma sono: dove cavolo compra quelle camicie il Dr Jessen?? e perchè la Mckenna fa sempre quelle facce disgustate??
...o certamente più completo l'ottimo esperimento "24H in Pronto Soccorso".
Da medico posso constatare finalmente un minor tabù di fronte a tutto ciò che è "prodotto organico", ma dall'altra parte, una bizzarra convinzione del paziente nel sapersi fare autodiagnosi al punto che per avvalorare le sue tesi durante la visita porta con sè articoli di giornale, esempi presi da Embarassing Bodies, articoli su wikipedia...piccolo consiglio: questi atteggiamenti ai medici stanno davvero sulle balle, e se volete evitare di essere presi largamente per i fondelli e trattati in maniera sbrigativa come degli spregevoli idioti, limitatevi a guardare le serie sopra-citate al solo fine di andare incontro alle personali pruderie/curiosità...come facciamo tutti! (me compresa nonostante ne veda di tutti i colori ogni giorno)
Tutto questo prologo perchè "The Waiting Room" di William Ryan Fritch fa da colonna sonora ad un documentario che riprende in parte la formula di "24H in Pronto Soccorso", filmando ciò che accade in una sala d'attesa di un ospedale pubblico americano, che segue dunque pazienti appartenenti ai ceti più bassi e  sprovvisti di assicurazione sanitaria.
http://www.whatruwaitingfor.com
Quanto alla musica di Fritch, si tratta di 12 raffinate composizioni elettroacustiche che si compongono di violoncello, percussioni, basso, drone ed orchestrazioni riuscendo a muoversi tra diversi umori ma senza ricorrere ad inutili e pomposi slanci emotivi, giocando invece con toni soffusi:   
Buon Ascolto!! :)

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