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3.14.2011

Ri-ascolti di un piovoso week-end di marzo

Un week-end piovoso, freddo, buio...tanto da sembrar di essere tornati in pieno inverno, non fa che impoltronire ulteriormente chi già di per se è in un periodo apatico e malinconico, sicché l'unica uscita di casa consta nel trascinarsi fino al cinema più vicino per guardare "I ragazzi stanno bene" (davvero molto carino, lo consiglio!). Il resto del tempo è occupato dall'ascolto delle nuove uscite...ma nessuna di queste mi dice nulla, ed allora alla situazione già di per se grigia, sento di dover dare un mazzata finale, quella decisiva, sperando faccia sì che mi possa riprendere dal mio torpore :)...così "rispolvero" dal mio iPod due album belli quanto cupi:

- BETH GIBBONS AND RUSTIN' MAN "Out of Season"
Beth non ha bisogno di sintesi, e di questo suo lavoro solista è stato scritto parecchio dalla critica, e tutto in positivo. Racchiude un sacco di intuizioni, sperimentazioni, ma anche sonorità jazz, che abbinate e mescolate insieme, danno forma ad un album davvero bello, ed il termine non è usato affatto a sproposito.
(password: omote)
E qui "Tom the Model", che vagamente riporta un po' a Shirley Bassey, no?


- WILLIAM BASINSKI "Melancholia"
Di fatto, credo sia uno delle mie opere preferite di Basinki, capace ogni volta di farmi sprofondare nella cupezza più nera...però so che in fin dei conti si tratta di una cupezza benefica :)
Basinski non è certo un ciarltano, s'intitola "Melancholia" proprio perché è la sensazione che il suo ascolto genera, e non ci sono vie di fuga! Evoca ricordi vaghi e sfumati, indefiniti al punto che non si riesce ad intendere da dove arrivino...così primordiali da sapere che esistono, e si riferiscono ad esperienze e sensazioni davvero vissute, ma cui non è possibile dare un senso. È proprio questo che stravolge ed incanta allo stesso tempo...il suo senso indefinito.
...ed un'altra cosa, non si deve definire Basinski come "musicista ambient", nemmeno "elettronico", neppure "sperimentale"...basta un rapido ascolto per capire che nessuna di queste definizioni ha senso...e credo nessun'altra immaginabile possa averlo.
(password: omote)
Qui sotto, la video-installazione diretta James Elaine, con cui Basinski ha collaborato spesso, proiettando le sue opere durante i suoi live...è indubbio che l'impatto emotivo generato da questo abbinamento, visto dal vivo, ha una certa profondità: