Visualizzazione post con etichetta William Basinski. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta William Basinski. Mostra tutti i post

6.27.2013

Nocturnes

WILLIAM BASINSKI "NOCTURNES"
Sono dell'idea che la musica di Basinski non possa essere descritta con le parole, sarebbe come descrivere il suono prodotto da un pianeta nel suo moto rotazionale od il suono prodotto da una galassia...cosa impossibile dato che dalle poche reminiscenze di fisica so che il suono non si propaga nel vuoto...ma se potessimo percepire o catturare quel suono, probabilmente avrebbe la stessa carica di profondità e mistero. Allo stesso modo credo che i loops di Basinski riescano a catturare l'essenza del suono prodotto da ciò che all'opposto, rappresenta l'infinitamente piccolo, dunque i movimenti degli elettroni negli orbitali atomici, gli atomi che si scontrano, od ancora la formazione di uno ione quando l'elettrone più esterno viene ceduto od acquistato...in questo caso non so se il rumore prodotto da questi fermenti di particelle infinitesimali possa essere catturato, ma se fosse possibile, credo varrebbe lo stesso che per l'infinitamente grande. Ed ancora, forse più alla nostra portata, per certo i loops di Basinski riescono a catturare il lato più inconscio ed allo stesso tempo quello più introspettivo del nostro essere...certamente meno fascinoso rispetto a ciò che compone la materia e lo spazio, ma non per questo meno complesso o più facilmente accessibile. 
Di sicuro, come facile intuire dalle parole prive di senso scritte fino ad ora, i loops di Basinski mi ipnotizzano senza che vi sia alcuna capacità né volontà di cercarvi un significato preciso. Ad ogni ascolto le sue atmosfere, o meglio, i suoi mondi in musica evocano ricordi o sensazioni diverse, così, senza alcuna presunzione di giungere ad una chiave in grado di decifrare le intenzioni di Basinski, bisognerebbe cercarsi un luogo adatto, in solitudine e lasciare che il suo minimalismo diventi un caos insostenibile a causa dei pensieri, riflessioni e ragionamenti che al suo ascolto scorrono  inevitabilmente nella mente. In queste sere d'inizio estate io guardo le sfumature di luce riflesse sulle nuvole durante il lento imbrunire, da un rosso acceso si attenuano man mano col buio...e non so se le nuvole nei loro spostamenti producano del rumore (esclusi i tuoni), ma nei loops di Basinski credo sia incluso anche questo... :) #pensieridistorti 
Meglio ascoltarlo senza paturnie insensate vah:



William Basinski from Gianmarco Del Re on Vimeo.

Buon Ascolto! :)

5.10.2012

Vivian & Ondine - live excerpt

Forse qui non l'avevo ancora postato:


...Basinski è incluso nella line-up della prossima edizione del Meltdown Festival (edizione quest'anno a dir poco fantastica!!), e domenica 12 Agosto eseguirà "The Disintegration Loops"...
http://meltdown.southbankcentre.co.uk/

...buona visione...ma diciamo che dal vivo sarebbe decisamente meglio...!!

1.02.2012

...tuttavia al tempio di Dendur...

Da appassionata delle creazioni di William Basinski, non potevo non inserire tra gli ascolti che più mi hanno stupita, emozionata ed incantata, seppur in un contesto non legato a nessuna "classifica", la rivisitazione orchestrale curata da Maxim Moston di parte dell'opera "The Disintegration Loops", eseguita al Metropolitan Museum of Art di New York, lo scorso  11 settembre. Ne avevo già parlato in questi due post:
http://omote-no.blogspot.com/2011/09/disintegration-loops.html
http://omote-no.blogspot.com/2011/09/mr-basinski-mr-moston.html
tuttavia, data la perfetta riuscita di Moston nell'impresa di  rivisitare un creazione di Basinski trasformando la sua forma "sintetica" in una composizione orchestrale, riuscendo a mantenere la stessa sensazione claustrofobica, la stessa profondità, e soprattutto la stessa emotività; e dato che quella sera mentre stavo ascoltando questo strano evento in diretta alla radio ero così invidiosa nei confronti dei fortunati presenti che i miei succhi gastrici e pancreatici mi stavano corrodendo le viscere addominali, e dato che, sì, è l'ascolto che mi ha colpita di più, ho tagliato il file audio eliminando tutte le parti superflue (interviste, le due commentatrici che blaterano all'infinito, la parte precedente del concerto etc etc), lasciando soltanto il brano in questione ed i 2 minuti di silenzio nati spontaneamente dal pubblico alla fine dell'esecuzione. QUI

E questo è l'unico video esistente (per ora), dell'evento:


Buon ascolto! e poi mercoledì 'sta playlist!! :)

9.12.2011

Mr. Basinski & Mr. Moston

Prometto di non scocciare più con Mr. Basinski (per un po', s'intende...), ma questa è la registrazione della versione orchestrale di "Disintegration Loops", curata da Maxim Moston, suonata in prima assoluta ieri a New York, nel Tempio di Dendur al Museum of Art. Immaginavo sarebbe stata pazzesca, ma non mi sarei aspettata così tanto...in sintesi 40 minuti e poco più di assoluto stupore! Dal minuto 57 in poi, qui sotto in streaming:

Oppure si può scaricare l'intero concerto sul sito della NPR:
http://www.npr.org/blogs/deceptivecadence/2011/09/07/140265002/remembering-september-11-a-live-concert-webcast-from-the-temple-of-dendur
Buon ascolto (questa volta sul serio!).

9.11.2011

The Disintegration Loops

Un'ora e poco più, solo una delle 4 parti che compongono il ciclo Disintegration Loops di Basinski, ispirato agli eventi dell'11 Settebre 2001. Non mi è sembrato fuori luogo inserire oggi qui in un post il contenuto del DVD che lo stesso Basinski ha poi realizzato con le immagini riprese proprio quel giorno dal tetto del suo studio, l'Arcadia. La colonna di fumo e detriti che si sollevano dal crollo delle Twin Towers mentre il sole lentamente tramonta:


Ps: Ricordo che in occasione del decimo anniversario dall'11 Settembre:
-questa sera su Rai Radio 3 alle 21-00 verrà trasmesso in diretta il concerto teatrale in due atti “10 ANNI DOPO IL PARADISO”  in cui Julia Kent suonerà il suo violoncello; 
-su Radio Npr invece verrà trasmessa in diretta dal MoMa di New York(alle 21-30 nel nostro fuso orario), la rivisitazione orchestrale di Maxim Moston (primo violinista degli Antony and the Johnsons) proprio della composizione "The Disintegration Loops" di William Basinski
http://www.npr.org/blogs/deceptivecadence/2011/09/07/140265002/remembering-september-11-a-live-concert-webcast-from-the-temple-of-dendur?device=iphone

E neanche a farlo apposta capita che i miei due musicisti preferiti in assoluto siano trasmessi in diretta alla radio...lo stesso giorno ed alla stessa ora...arghhh!!! Per questo registrerò entrambe le trasmissioni, se a qualcuno interessano ditemi che poi metto i links.

9.07.2011

Julia in diretta su Radio Rai 3

L'11 settembre, in occasione del 10^ anniversario dall'attentato alle Twin Towers a New York, Radio Rai 3 trasmetterà in diretta "10 anni dopo il paradiso", in cui potremo ascoltare finalmente la Nostra, live su una radio italiana:


“10 ANNI DOPO IL PARADISO” DI ISRAEL HOROVITZ - IL TEATRO IN DIRETTA, ROMA 11 SETTEMBRE

Roma - In occasione del decimo anniversario dell'attentato alle Torri Gemelle di New York, la Compagnia Horovitz-Paciotto di Spoleto ha voluto realizzare un concerto teatrale in due atti “10 ANNI DOPO IL PARADISO” che andrà in scena l'11 settembre a Roma nella Sala A di Via Asiago ed in Diretta Radio RAI 3 dalle ore 21.00

Il testo combina insieme due monologhi scritti dal grande drammaturgo americano Israel Horovitz, a dieci anni di distanza uno dall’altro. Il primo, 3 settimane dopo il Paradiso, è stato scritto nel 2001 subito dopo gli attacchi. Racconta l’esperienza personale della famiglia Horovitz durante quella fatidica mattina e nei giorni seguenti. Il secondo, 10 anni dopo il Paradiso, scritto durante gli ultimi dieci anni, presenta una serie di riflessioni sugli effetti che gli eventi che l’11 settembre hanno avuto sulla sfera della vita privata dell'autore, sull’America e sul mondo.

Tra le parole, narrate dall'attore Francesco Bolo Rossini, s' insinua il suono emozionante del violoncello di Julia Kent, straordinaria musicista canadese già famosa dagli anni Novanta per le sue collaborazioni con il trio delle Rasputina, e con Antony and the Johnsons. A partire dalla pubblicazione del suo album- solo ispirato ai suoi numerosi viaggi, la Kent si è dedicata prevalentemente alle sue proprie composizioni. Le sue musiche sono state scelte anche dal regista Paolo Sorrentino per il suo ultimo film “This must be the place” con Sean Penn.
Contemporaneamente a New York verrà eseguita in versione orchestrale la composizione in 4 parti "The Disintegration Loops" di William Basinski:
http://northern-spy.com/2011/07/william-basinskis-disintegration-loops-to-be-performed-in-nyc-for-10th-anniversary-of-911/

5.24.2011

Musica allegra e spensierata per giornate calde e soleggiate

1) A Red Score in Tile - William Basinski
Il link lo si può trovare  qui...
Negli ultimi giorni una serie di coincidenze hanno fatto sì che io riascoltassi questa composizione di Basinski dopo diverso tempo...e nonostante il clima ormai estivo non sia l'ideale per farsi ipnotizzare dalle sue melodie, caspita, l'effetto di positivo stordimento e cupezza che riesce comunque a suscitare, lascia senza parole ed incapaci di comprendere con chiarezza la sensazione che si prova durante il suo ascolto...ciò che vale poi per quasi tutte le composizioni di Basinski.
Nel rispolverare questo suo lavoro, ho tra le altre cose scoperto che dopo la pubblicazione del 2003 (solo in formato Lp), giusto un paio di mesi fa è stato nuovamente pubblicato e per di più in formato CD...che vedo come la via migliore per poterlo apprezzare pienamente.
Come già scritto, la prima pubblicazione è del 2003, in realtà però la prima bozza di "A Red Score in Tile" risale al 1979 e trae ispirazione da alcune opere di James Elaine, artista con cui Basinski ha collaborato moltissime volte  utilizzando le sue video-installazioni... con un risultato che assicuro, live, lascia ammutoliti!
P
2) The Miner's Hymn - Johann Johannsson

Il link lo trovate qui.
"The Miner's Hymn" è un documentario diretto dal regista Bill Morrison e ripercorre la storia della miniera di carbone Pelton Fell, fondata (o meglio dire "aperta?? o che altro?) nel 1835 e chiusa nel 1965, a Durham. Si parla dunque di lotte sindacali, diritti, modernizzazione e meccanizzazione del lavoro, fatica, classi sociali, condizioni di salute... Johann Johannsson è riuscito ad incorporare questo contesto, componendo la "soundtrack" direttamente sul posto: ha utilizzato l'organo della cattedrale di Durham, registrazioni realizzate nelle stesse miniere, il rumore provocato dalle esplosioni in profondità, il tintinnio ed il rombo delle macchine scavatrici, facendone un vero e proprio collage.


Qui sotto il trailer del documentario:
The Miners' Hymns trailer from Forma Arts & Media on Vimeo.

3.14.2011

Ri-ascolti di un piovoso week-end di marzo

Un week-end piovoso, freddo, buio...tanto da sembrar di essere tornati in pieno inverno, non fa che impoltronire ulteriormente chi già di per se è in un periodo apatico e malinconico, sicché l'unica uscita di casa consta nel trascinarsi fino al cinema più vicino per guardare "I ragazzi stanno bene" (davvero molto carino, lo consiglio!). Il resto del tempo è occupato dall'ascolto delle nuove uscite...ma nessuna di queste mi dice nulla, ed allora alla situazione già di per se grigia, sento di dover dare un mazzata finale, quella decisiva, sperando faccia sì che mi possa riprendere dal mio torpore :)...così "rispolvero" dal mio iPod due album belli quanto cupi:

- BETH GIBBONS AND RUSTIN' MAN "Out of Season"
Beth non ha bisogno di sintesi, e di questo suo lavoro solista è stato scritto parecchio dalla critica, e tutto in positivo. Racchiude un sacco di intuizioni, sperimentazioni, ma anche sonorità jazz, che abbinate e mescolate insieme, danno forma ad un album davvero bello, ed il termine non è usato affatto a sproposito.
(password: omote)
E qui "Tom the Model", che vagamente riporta un po' a Shirley Bassey, no?


- WILLIAM BASINSKI "Melancholia"
Di fatto, credo sia uno delle mie opere preferite di Basinki, capace ogni volta di farmi sprofondare nella cupezza più nera...però so che in fin dei conti si tratta di una cupezza benefica :)
Basinski non è certo un ciarltano, s'intitola "Melancholia" proprio perché è la sensazione che il suo ascolto genera, e non ci sono vie di fuga! Evoca ricordi vaghi e sfumati, indefiniti al punto che non si riesce ad intendere da dove arrivino...così primordiali da sapere che esistono, e si riferiscono ad esperienze e sensazioni davvero vissute, ma cui non è possibile dare un senso. È proprio questo che stravolge ed incanta allo stesso tempo...il suo senso indefinito.
...ed un'altra cosa, non si deve definire Basinski come "musicista ambient", nemmeno "elettronico", neppure "sperimentale"...basta un rapido ascolto per capire che nessuna di queste definizioni ha senso...e credo nessun'altra immaginabile possa averlo.
(password: omote)
Qui sotto, la video-installazione diretta James Elaine, con cui Basinski ha collaborato spesso, proiettando le sue opere durante i suoi live...è indubbio che l'impatto emotivo generato da questo abbinamento, visto dal vivo, ha una certa profondità:

12.14.2010

Album 2010 - #07 William Basinski "Vivian & Ondine"

#07 - WILLIAM BASINSKI "VIVIAN & ONDINE"
Non ci sono vie di mezzo, Basinki o lo si ama o lo si detesta trovando magari le sue sonorità estremamente ripetitive, alienanti, e così infinite da non riuscire a darne un senso... Basinki lavora per immagini, non crea semplicemente atmosfere, come accade per la maggior parte di quella che viene definita "musica ambient", difatti non va vista in quest'ottica, rischiando di sminuire enormemente le sue opere. Anzi, ha la capacità di escluderti da tutto il resto, "intrappolarti" nella sonorità e farti vivere quei 45-50 minuti (tempo medio delle sue opere), altrove, ha la capacità di creare un caos tale nella mente, da suscitare decine di pensieri, che forse senza alcun filo logico, si collegano tra di loro. Va ascoltato in totale solitudine, mentre si fa una passeggiata fuori città, in montagna, chiusi in casa in un pomeriggio piovoso...o non so, ognuno ha le sue... "Vivian & Ondine" è un'unica traccia di 45 minuti circa, Basinki l'ha composta (o pensata) durante una vacanza a Pantelleria, ed ispirato dall'acqua (come già in passato per "Watermusic", ma anche "El Camino Real"...), dalle correnti e dal sole...ha composto questa meraviglia e poi dedicata alle sue nipotine, per l'appunto, Vivian e Ondine. Paragonandolo ad altre sue opere come la serie "Disintegration Loops" (capolavoro!), ispirate dall'11 Settembre, dove di fatto registrava i suoi loops addirittura bruciando i nastri e suscitando realmente qualcosa che si disintegra, che crolla su di se, che viene distrutto, "Vivian & Ondine" appare una composizione più serena (forse per questo a molti non è piaciuta così tanto); ci si sente trasportati da questa corrente marina, che sembra avere un movimento perpertuo e concentrico, sembra non lasciare scampo, eppure la sensazione percepita è di totale benessere. Lavorando per immagini e non per atmosfere, appunto, nella mia mente malata :), la prima volta che lo ascoltai, mi venne in mente qualcosa di assurdo: quando avevo 13-14 anni e passavo intere pomeriggi attaccata alla PlayStation, da appassionatissima della saga Tomb Raider, e così, in un livello del terzo capitolo, ci si trovava nelle isole del Pacifico, iniziava con la povera Lara vittima delle correnti marine, da cui bisognava in qualche modo divincolarsi, cercare un appiglio, una corrente meno forte, prima che la barra che indicava la disponibilità di ossigeno si azzerasse...era abbastanza realistico da potersi immedesimare, e "Vivian & Ondine" sarebbe stata la soundtrack perfetta!
Straconsiglio di vedere Basinski dal vivo almeno una volta nella vita, difatti alla sua musica abbina sempre opere di video-artist come James Elaine!!
Piccolo estratto live (se poi volete vederlo, 19 e 20 febbraio qui a Torino):
E qui in "Melancholia", con video-art di James Elaine:
 P.s. spero il link per il download vada bene, non ho avuto tempo di verificare, in caso contrario, l'ho in formato fisico (mannaggia solo in Cd e non i Lp!) e posso riuploadarlo senza problemi.

7.07.2010

Basinki, Current93, Baby Dee, Little Annie...cosa chiedere di più??

Comincio immediatamente linkando questo:  http://www.off.to.it/calendar.htm
guardando le date di Baby Dee del 18/2 e del 19/2 (2011) qui a Torino, figurano insieme LITTLE ANNIE e WILLIAM BASINKI!! Urca, sono decisamente emozionata, anzi molto più...potrei mettermi a piangere dalla felicità!! :D Manca solo Antony  e potrei rimanerci secca sul serio!!
Passando ai Current 93, l'ultimo loro concerto per me è stato l'anno scorso qui in Torino al festival "Torino Spiritualità" assieme alla "mia" Baby Dee, poi prontissima per andare a festeggiare i 50anni di Tibet alle due date di maggio a Londra, si sono andati a sovrapporre i soliti stupidi ed inutili impegni e quindi tristemente ho dovuto rinunciare, ma domani 8 luglio, ad un paio di settimane dalla morte di Sebastian Horsley, è la volta di Padova!! E sono così contenta che con la piena consapevolezza le mie azioni avranno delle conseguenze nefaste per me e chi mi sta accanto, ho deciso di postare ugualmente due  loro lavori per chi eventualmente non è ancora iniziato ai Current 93, e per questo mi porterò dietro i peggiori influssi malefici immaginabili per un po'...ma pazienza :)

BAALSTORM, SING OMEGA

1- I Dreamt I  Was Aeon
2- Whit Flowers in the Garden of Fires
3- December 1971
4- Baalstorm! Baalstorm!
5- Passenger Aleph in Name
6- Tanks of Flies
7- The Nudes Lift Shields for War
8- Night! Death! Storm! Omega!
9- I Dance Narcoleptic

Ormai la fa da padrone da un mese sul mio iPod, forse non il loro miglior album ma certamente  un gran album! Evito tiritere varie, tentativi vari di definire la mente di Tibet...che da affascinata da questo personaggio, negli anni ho già rotto abbastanza le scatole a qualche amico (che però alla fine ho contagiato),  e mi chiedo  solo se il bambino che figura dietro la copertina dell'album e che presta la sua voce  a qualche brano, rendendo tutto ancor più apocalittico, sotto l'influenza di Tibet, avrà incubi che lo accompagneranno nel corso dei prossimi anni :)

    LIVE IN TURIN, TEATRO JUVARRA 25 Settembre 2004

Questo è invece  il primo loro live che vidi, così, in termini affettivi tra i tanti possibili live, ho optato per questo.
DOWNLOAD

                                                     1-Time Of The Last Persecution
2-It Is Time Only Time
3-Maldoror Is Ded Ded Ded
4-Antichrist And Barcodes
5-Calling For Vanished Faces II
6-Hypnagogue 4
7-Black Flowers Please
8-Niemandswasser
9-Soft Black Stars
10-Mockingbird
11-Alone
12-Whilst The Night Rejoices Profound And Still
13-In The Courtyard
14-A Gothic Love Song
15-The Blue Gates Of Death

Ps: se poi vi fate un giro sul magnifico blog weescoosa: http://weescoosa.blogspot.com/2009/07/current-93-live.html
si trovano un sacco di gioiellini