Visualizzazione post con etichetta bedroom community. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta bedroom community. Mostra tutti i post

9.27.2012

Architecture of Loss

                                                                                                                       

VALGEIR SIGURDSSON - "ARCHITECTURE OF LOSS"     
Ogni produzione della Bedroom Community, label fondata dallo stesso Sigurdsson nel 2006 a Reykjavik, prima di essere il risultato del lavoro di un singolo componente  dell'etichetta, è il risultato del lavoro collettivo di un gruppo di musicisti di formazione classica che da tempo portano avanti in sinergia un progetto comune (seppur con le proprie diramazioni), ossia l'intenzione di andare oltre ad ogni definizione di genere e categorie, unendo strumenti classici (persino orchestre sinfoniche) all'elettronica e creando un' inconfondibile miscela di sperimentazione capace di unire classica, ambient, drone, folk e quant'altro. I membri del collettivo (di cui su questo spazio web si è più e più volte parlato), sono: Valgeir Sigurdsson, Nico Muhly, Ben Frost, Nadia Sirota, Daniel Bjarnasson, Sam Amidon e Puzzle Muteson
Trattandosi di un collettivo, per tutti coloro che ben conoscono le precedenti produzioni sia di Sigurdsson che degli altri membri, si può quindi parlare di un ulteriore cambio di direzione, o meglio, uno sviluppo ancor più ambizioso ed affascinante, in cui la combinazione classica/elettronica viene certamente mantenuta, ma ora sono gli stessi strumenti classici ed in particolare gli archi a trasformarsi in suoni sintetici, drone, soundscapes ed in qualcosa di indefinibile. Se si pensa all'album "Solaris" in cui Ben Frost e Daniel Bjarnasson sono riusciti a trasformare il suono di un'intera orchestra sinfonica in qualcosa di sintetico e persino drone, od ancora alla recente collaborazione tra Nico Muhly e Nadia Sirota (a breve ne scriverò), si ha un ottimo punto di partenza per capire la complessità di questa terza uscita di Sigurdsson
"Architecture of Loss" è stato inialmente commissionato come musica di accompagnamento per l'omonimo balletto diretto da Stephen Petronio per capire poi che l'intera composizione aveva un'identità a se e decidere dunque di pubblicarla come album, aggiungendo poi soltanto un brano, l'ultimo: "Gone not Forgotten".
I  collaboratori ufficiali di Sigurdsson in questo progetto sono: Nadia Sirota alla viola, Nico Muhly al pianoforte e Shahzad Ismaily alla chitarra, basso e percussioni, ma tornando al discorso del collettivo dietro ogni lavoro sotto Bedroom Community, bisogna dire che anche gli altri membri hanno messo, chi più, chi meno, il loro zampino nella sua realizzazione.
Se i precedenti "Ekvilibrium" e "Draumlandid" erano caratterizzati da una linea più melodica e da un maggior peso orchestrale a dare una sensazione solenne ma eterea, Architecture of Loss invece si presenta subito come un lavoro più oscuro e complesso, caratterizzato dall'alternarsi di momenti di forte tensione che si delineano con vere e proprie esplosioni sonore, e momenti di tregua in cui i suoni sembrano dissolversi e trasformarsi in melodia. Un dinamismo che trasforma le basse frequenze di un ronzio, nell'apertura in tono solenne di una viola ondeggiante che si sofferma su una singola nota per poi incresparsi e trasformarsi con forza in effetti drone sintetici, accompagnati dall'inalterata linea melodica del pianoforte. Momenti caotici ed irrequieti e momenti di malinconica tregua, il tutto a simboleggiare la perdita ed il dolore che da essa naturalmente consegue. Insomma, un lavoro per nulla adatto ad un ascolto distratto o confinato al seplice sottofondo quanto piuttosto bisognoso di una particolare attenzione per riuscire a cogliere la continuità nel processo di trasformazione di ogni singolo elemento strumentale.
Dopo un ascolto del genere, proiettato oltre ad ogni tipo di definizione e che riesce a trasformare l'organico in sintetico per poi tornare nuovamente all'organico, viene da chiedersi (come del resto dopo "Solaris"): quale potrà mai essere il passo successivo??
Qui sotto lascio il link dove si può ascoltare l'intero album in streaming fino a domenica:

Buon ascolto! :)

4.13.2012

DOC week-end

A proposito della Bedroom Community, etichetta islandese fondata nel 2006 da Valgeir Sigurdsson, credo di averne già scritto abbastanza in passato. Non a caso, oltre a Sigurdsson (che basterebbe da solo), del collettivo fanno parte altri tre dei miei musicisti preferiti: il compositore Nico Muhly, Ben Frost e Sam Amidon (l'unico a rendermi gradito persino uno strumento come il banjo!), a cui poi si sono aggiunti la violinista Nadia Sirota (membro anche del collettivo yMusic con Rob Moose), ed i più recenti acquisti, Puzzle Muteson ed il compositore islandese Daniel Bjarnason.
Tra il 2009 ed il 2010 Sigurdsson/Muhly/Amidon/Frost portarono in giro per l'Europa il "Whale Watching Tour", che tra l'altro fece tappa anche qui a Torino (fortuna!!), esperienza in cui le produzioni dei singoli artisti vennero portate in scena come frutto di una rivisitazione collettiva. Presto verrà presentato il film-documentario che riprende per intero i 90 minuti della tappa conclusiva del tour, concerto tenuto a Reykjavik nel 2010, ma intanto l'anno scorso è stato presentato al CPH:DOX, rassegna internazionale di documentari che si svolge a Copenhagen (in cui tra l'altro a novembre è stata proiettata finalmente anche l'anteprima di "Turning", che riprende il noto tour di Antony), il film qui sotto: "Everything Everywhere All the Time", che si concentra invece più l'aspetto della preparazione e del dietro le quinte del Whale Whatching Tour, un'ora intera in cui non mancano anche certo frammenti live od in studio. Il tutto è visibile in streaming fino a domenica:



Se non avete voglia di guardare l'intero documentario sopra, allora lascio un paio di video estratti dal tour, in attesa del film vero e proprio:




Buona visione e buon week-end! :)
(e ricordo che è disponibile solo fino a domenica!!)