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3.17.2011

Baby Dee "Regifted Light"

L'avevo lasciata giusto un mese fa con un saluto, un ringraziamento, ed una piccola conversazione mentre facevamo la fila per andare al bagno del Teatro Astra qui a Torino, dopo il live dei Larsen (di cui aveva aperto il concerto con un piccolo set); da poco si sapeva che sarebbe uscito "Regifted Light", ed ovviamente avrei voluto chiederle il perchè di questo titolo, ma poi l'emozione... :)
Attendevo la mia copia in LP, fiduciosa arrivasse a breve...ma i blog ben più organizzati hanno anticipato l'uscita e grazie a CheRotto ;D, ho potuto ascoltarlo (e riascoltarlo, e riascoltarlo...) già ieri.
Se dovessi fare ascoltare Baby Dee a qualcuno che non ha la minima idea di chi sia, non credo inizierei da quest'ultimo album, ma non perchè sia meno bello o meno complesso dei precedenti, tutt'altro!...credo però che per poter apprezzare e capire "Regifted Light", bisogna conoscere Baby Dee piuttosto bene, ma soprattutto, averla vista live più di una volta. Proprio così, il fattore "live" è piuttosto centrale per quest'album! Quindi, per chi è stato un suo spettatore, è facile ripensare a quei momenti in cui la Dee inizia a suonare i suoi brani esattamente come la versione album, per poi, tutto ad un tratto, ispirata da qualcosa che sfugge (un riflesso, un'illuminazione particolare, o cosa?), dilungare, distorcere, improvvisare il resto, come se si trattasse dell'esigenza di quel momento...caratterizzare il brano in base al contesto specifico in cui si trova; d'altra parte lei è una performer vera e propria ed i suoi live sono decisamente teatrali, con tanto di monologhi, una certa gestualità, mimica...
Comunque, ripensando ad alcuni dei suoi lavori precedenti  "A Book of Songs for Anne Marie", "Safe Inside the Day" o "The Robin's Tiny Throat", è subito chiaro che si tratta di album decisamente più meditativi, studiati, elaborati nel senso del pensiero di fondo, ponderati...insomma, nati pian piano.
Anche molti brani contenuti in "Regifted Light" in realtà lei li suonava live già da anni, ma l'impressione che ho di questo lavoro può essere riassunto in una sola parola: "ispirazione"; sembra che questa "luce donata nuovamente" sia proprio l'ispirazione, ne risulta così un lavoro d'impeto, immediato, senza troppe costruzioni...una liberazione!
"Regifted Light" è un album più che altro strumentale, difatti solo in 4 brani di 12  la Dee ci mette la voce, e qualcuno per questo potrebbe storcere anche un po' il naso, reputandolo un album inferiore (ma perchè? anzi, questo mi sprona a pensare di fare una playlist solo strumentale), ma un'espressività simile raramente può essere raggiunta dalle parole.
"Cowboys with Cowboy hat Hair" lascia senza parole, già live era meravigliosa, ma la versione album è davvero incredibile, "Yapapipi" rispecchia la più classica delicatezza della Dee con l'aggiunta di fiati che  rendono il brano insolitamente esotico, così leggermente più accentuati in "Lullaby Parade", "Deep Peaceful" invece si fa accompagnare da un violocello, e lo stesso vale per "Regifted Light" (ed il testo poi...). "Brother Slug and Sister Snail" penso sia un capolavoro, il modo unico di Baby Dee di passare in un attimo e ripetutamente da toni gravi a melodie "celestiali" ad ancora melodie che seguono un'impronta più cabarettistica.

"The Move" chiude l'album (avevo scritto precedentemente "Horn Pipe", sorry!), in maniera geniale, uno stop immediato che tronca di botto l'atmosfera...l'ispirazione come viene, se ne va, la sessione è finita!...a questo punto mi è facile immaginare la sua risata diabolica e sdentata a chiudere davvero il tutto :)
...insomma, per me quest'album (come prevedevo), è un capolavoro!!
Metto il download, ma Baby Dee è un'Artista, se non volete comprare i suoi album (che poi sono curatissimi anche nell'aspetto grafico), andatela a vedere! ;)

L'artwork è curato dall'artista olandese Christina de Vos (artista interessante): http://www.christinadevos.nl/english/