3.28.2011

Lo zampino io l'ho già lasciato...

CURRENT 93 "HONEYSUCKLE ÆONS"
Il link per potersi appropriare dell'album lo trovate QUI, dato che ho i miei bei motivi per temere le ire di David Tibet (...rottura piatto tibiale...).
"HoneySuckle Æons" è stato ufficialmente rilasciato il 24 Marzo, in concomitanza con il live dei Current 93 ad Atene; per chi non ne fosse già informato, è disponibile in due versioni (Europa/U.S.A.) che differenziano sostanzialmente negli effetti di collegamento e dissolvenza tra un brano e l'altro, nella copertina e nei contenuti grafici (16 pagine booklet...), chissà "quali criptici e mistici motivi ci saranno dietro a questa scelta?"...verrebbe logico pensare, questione che entra inevitabilmente in ballo ogni qual volta ci si imbatte nella mente di David Tibet, ma si scopre che poi parte di queste scelte sono dovute anche a motivi di copyright.
Comunque è disponibile in diverse combinazioni:
- Lp (USA/EU)  bianco per l'Europa, nero per gli USA, disponibile ai loro live oppure dal loro sito (www.copticcat.com);
- CD (USA/EU) dal loro sito, ai loro live, ed anche nei negozi;
- in picture disc;
- in versione extra-limitata (93 copie), che include un disegno dello stesso Tibet, ma disponibile solo alla fine di Aprile;
- e poi esiste anche una cloth-bag, disponibile però soltanto ai loro live... 0_0 ...se si è collezionisti, c'è da svenarsi!
La "Famiglia" in questo album è così composta:
David Tibet, Baby Dee (<3), Andrew Liles, Lisa Pizzighella, Eliot Bates ed una nuova entrata: Armen Ra.
Siccome, non oso di certo dare la mia interpretazione ad un lavoro dei Current 93, poichè è evidente che in ogni caso sarebbe errata dato che la mente di Tibet è ben oltre le mie capacità, e siccome un meraviglioso album dei Current è sempre un meraviglioso album dei Current (mica niente!), non mi soffermo tanto su quest'ultimo lavoro, piuttosto sul nuovo membro della "famigghia", purtroppo non ancora abbastanza conosciuto: Armen Ra.
E' un thereminista (a vederlo, giovanissimo), di origini Iraniane/Armene, tanto fortunato da essere nato e cresciuto in un famiglia con una certa impronta artistica, la madre pianista concertista ed uno zio cantante d'Opera ed esperto di Ikebana. Inizia ad approcciarsi al theremin solo nel 2001 e si può dire che la sua formazione sia da auto-didatta, ma nonostante ciò, ad oggi è considerato il maggior esperto dello strumento... Fino ad ora ha pubblicato un solo album, lo scorso anno "Plays the Theremin", che stupisce nella sua capacità di integrare le sonorità popolari Armene ad un approccio decisamente più sperimentale, ma a questo primo lavoro solista sono da aggiungere le sue collaborazioni con Marc Almond, con i Grinderman, appunto con i Current 93 per "HoneySuckle Æons"...e poi, a quanto pare collaborerà persino con Baby Dee ed Andrew W.K. al prossimo album della Dee...c'è da aspettarsi un album davvero niente male! ;)


...ah già, bisogna aggiungere che i Current 93 stanno già lavorando alla loro prossima uscita e che s'intitolerà "Amen Stauros", intanto...Buon ascolto!

3.24.2011

Due opposti così in un solo post...

Due "cose" alla veloce:
- il 5 aprile uscirà il nuovo album di Justin Bond ed è già possibile pre-ordinarlo dal suo sito per avere una copia autografata; s'intitolerà "Dendrophile", e non appena mi arriverà, provvederò a dilungarmi un pochetto a riguardo. Intanto il videoclip del primo inedito (ed anche il primo brano dell'album) "American Wedding"...senza contare i precedenti di Justin Bond, direi che promette molto più che bene questo suo secondo album!

Justin Vivian Bond: American Wedding from ioulex on Vimeo.

- In secondo luogo, un album che sta andando parecchio in questi giorni sul mio iPod: "Nostalgia for the Absolute", quarto album degli Arms and Sleepers...quel genere di sperimetazione per cui non c'è nulla da fare, o piace o non piace!
 Appunto per questo motivo non mi dilungo nemmeno qui...aggiungo soltanto che sono una formazione anche molto dedita a ciò che è visivo, il tipo di sonorità lo richiede, è vero, ma hanno persino collaborato alla parte sonora di qualche video-installazione artistica. E' un duo originato piuttosto recentemente (2006), i cui componenti sono: Max Lewis e Mirza Ramic;  hanno all'attivo 4 album e svariati EP...
...e suonano così:


Buon ascolto!

3.22.2011

Whore Luck

(password: omote)

 Era un po' che non riascoltavo "Whore Luck", terzo lavoro dei Picastro, poi sfogliando sul mio iPod per preparare una playlist ad un'amica, rivedo la copertina album ed immediatamente mi viene da pensare che dentro a quell' iPod c'è talmente tanta "roba", e che generalmente ascolto così tanta musica che poi alla fine perdo di vista quel che davvero mi piace! (e credo valga lo stesso per molti, no?)
La copertina (ma tutte le cover dei Picastro in genere), è capace di far entrare nell'atmosfera (o forse meglio parola "mood" per  fare un po' più la chic :) ?) della loro musica...questi due volti  che si fondono letteralmente in un bacio...può essere vista anche come una cosa romantica, ma anche no... :), piuttosto come un qualcosa di abbastanza inquietante.
Ora non ricordo se in passato ho già scritto qualcosa riguardo i Picastro (a parte nella "classifica" di fine anno), comunque:
sono una formazione originaria di Toronto, anche se ormai risiedono a New York da tempo, sono caratterizzati da sonorità molto cupe che uniscono post-rock, strumentazione orchestrale (violoncello, violino, pianoforte), slow-core (che definizioni...). Ne ha fatto parte in passato Owen Pallett (come in quest'album), ma la vera leader del gruppo è Liz Hysen (voce, polistrumentista) che ha una voce piuttosto particolare: quel finto-scazzato-cupo-depresso-pessimista :) che a me ricorda tanto la mitica Daria Morgendorffer, ma che qualcuno paragona a Cat Power e Shannon Wright (forse un po' più la seconda, ma entrambe mi sembrano comunque piuttosto lontane per un possibile paragone).
"Become a Secret", uscito nel 2010 (trovate il link nel post di dicembre 2010), è il loro album forse più riuscito, più complesso e strutturato, i precedenti "Metal Cares" e "Red Your Blues" (se interessano, passo poi i link), sono stati degli ottimi inizi..."Whore Luck" però, forse anche complice la partecipazione di Owen Pallett, ha quel qualcosa in più che manca a tutti gli altri...oppure sarà il grado di depressione che genera  il suo ascolto, non so, però a me piace sempre, eccome!
Ve li lascio mentre suonano in auto per la Blogotheque:

Picastro - If you have ghosts - A Take Away Show from La Blogotheque on Vimeo.
Buon ascolto!

3.17.2011

Baby Dee "Regifted Light"

L'avevo lasciata giusto un mese fa con un saluto, un ringraziamento, ed una piccola conversazione mentre facevamo la fila per andare al bagno del Teatro Astra qui a Torino, dopo il live dei Larsen (di cui aveva aperto il concerto con un piccolo set); da poco si sapeva che sarebbe uscito "Regifted Light", ed ovviamente avrei voluto chiederle il perchè di questo titolo, ma poi l'emozione... :)
Attendevo la mia copia in LP, fiduciosa arrivasse a breve...ma i blog ben più organizzati hanno anticipato l'uscita e grazie a CheRotto ;D, ho potuto ascoltarlo (e riascoltarlo, e riascoltarlo...) già ieri.
Se dovessi fare ascoltare Baby Dee a qualcuno che non ha la minima idea di chi sia, non credo inizierei da quest'ultimo album, ma non perchè sia meno bello o meno complesso dei precedenti, tutt'altro!...credo però che per poter apprezzare e capire "Regifted Light", bisogna conoscere Baby Dee piuttosto bene, ma soprattutto, averla vista live più di una volta. Proprio così, il fattore "live" è piuttosto centrale per quest'album! Quindi, per chi è stato un suo spettatore, è facile ripensare a quei momenti in cui la Dee inizia a suonare i suoi brani esattamente come la versione album, per poi, tutto ad un tratto, ispirata da qualcosa che sfugge (un riflesso, un'illuminazione particolare, o cosa?), dilungare, distorcere, improvvisare il resto, come se si trattasse dell'esigenza di quel momento...caratterizzare il brano in base al contesto specifico in cui si trova; d'altra parte lei è una performer vera e propria ed i suoi live sono decisamente teatrali, con tanto di monologhi, una certa gestualità, mimica...
Comunque, ripensando ad alcuni dei suoi lavori precedenti  "A Book of Songs for Anne Marie", "Safe Inside the Day" o "The Robin's Tiny Throat", è subito chiaro che si tratta di album decisamente più meditativi, studiati, elaborati nel senso del pensiero di fondo, ponderati...insomma, nati pian piano.
Anche molti brani contenuti in "Regifted Light" in realtà lei li suonava live già da anni, ma l'impressione che ho di questo lavoro può essere riassunto in una sola parola: "ispirazione"; sembra che questa "luce donata nuovamente" sia proprio l'ispirazione, ne risulta così un lavoro d'impeto, immediato, senza troppe costruzioni...una liberazione!
"Regifted Light" è un album più che altro strumentale, difatti solo in 4 brani di 12  la Dee ci mette la voce, e qualcuno per questo potrebbe storcere anche un po' il naso, reputandolo un album inferiore (ma perchè? anzi, questo mi sprona a pensare di fare una playlist solo strumentale), ma un'espressività simile raramente può essere raggiunta dalle parole.
"Cowboys with Cowboy hat Hair" lascia senza parole, già live era meravigliosa, ma la versione album è davvero incredibile, "Yapapipi" rispecchia la più classica delicatezza della Dee con l'aggiunta di fiati che  rendono il brano insolitamente esotico, così leggermente più accentuati in "Lullaby Parade", "Deep Peaceful" invece si fa accompagnare da un violocello, e lo stesso vale per "Regifted Light" (ed il testo poi...). "Brother Slug and Sister Snail" penso sia un capolavoro, il modo unico di Baby Dee di passare in un attimo e ripetutamente da toni gravi a melodie "celestiali" ad ancora melodie che seguono un'impronta più cabarettistica.

"The Move" chiude l'album (avevo scritto precedentemente "Horn Pipe", sorry!), in maniera geniale, uno stop immediato che tronca di botto l'atmosfera...l'ispirazione come viene, se ne va, la sessione è finita!...a questo punto mi è facile immaginare la sua risata diabolica e sdentata a chiudere davvero il tutto :)
...insomma, per me quest'album (come prevedevo), è un capolavoro!!
Metto il download, ma Baby Dee è un'Artista, se non volete comprare i suoi album (che poi sono curatissimi anche nell'aspetto grafico), andatela a vedere! ;)

L'artwork è curato dall'artista olandese Christina de Vos (artista interessante): http://www.christinadevos.nl/english/

3.14.2011

Ri-ascolti di un piovoso week-end di marzo

Un week-end piovoso, freddo, buio...tanto da sembrar di essere tornati in pieno inverno, non fa che impoltronire ulteriormente chi già di per se è in un periodo apatico e malinconico, sicché l'unica uscita di casa consta nel trascinarsi fino al cinema più vicino per guardare "I ragazzi stanno bene" (davvero molto carino, lo consiglio!). Il resto del tempo è occupato dall'ascolto delle nuove uscite...ma nessuna di queste mi dice nulla, ed allora alla situazione già di per se grigia, sento di dover dare un mazzata finale, quella decisiva, sperando faccia sì che mi possa riprendere dal mio torpore :)...così "rispolvero" dal mio iPod due album belli quanto cupi:

- BETH GIBBONS AND RUSTIN' MAN "Out of Season"
Beth non ha bisogno di sintesi, e di questo suo lavoro solista è stato scritto parecchio dalla critica, e tutto in positivo. Racchiude un sacco di intuizioni, sperimentazioni, ma anche sonorità jazz, che abbinate e mescolate insieme, danno forma ad un album davvero bello, ed il termine non è usato affatto a sproposito.
(password: omote)
E qui "Tom the Model", che vagamente riporta un po' a Shirley Bassey, no?


- WILLIAM BASINSKI "Melancholia"
Di fatto, credo sia uno delle mie opere preferite di Basinki, capace ogni volta di farmi sprofondare nella cupezza più nera...però so che in fin dei conti si tratta di una cupezza benefica :)
Basinski non è certo un ciarltano, s'intitola "Melancholia" proprio perché è la sensazione che il suo ascolto genera, e non ci sono vie di fuga! Evoca ricordi vaghi e sfumati, indefiniti al punto che non si riesce ad intendere da dove arrivino...così primordiali da sapere che esistono, e si riferiscono ad esperienze e sensazioni davvero vissute, ma cui non è possibile dare un senso. È proprio questo che stravolge ed incanta allo stesso tempo...il suo senso indefinito.
...ed un'altra cosa, non si deve definire Basinski come "musicista ambient", nemmeno "elettronico", neppure "sperimentale"...basta un rapido ascolto per capire che nessuna di queste definizioni ha senso...e credo nessun'altra immaginabile possa averlo.
(password: omote)
Qui sotto, la video-installazione diretta James Elaine, con cui Basinski ha collaborato spesso, proiettando le sue opere durante i suoi live...è indubbio che l'impatto emotivo generato da questo abbinamento, visto dal vivo, ha una certa profondità: