#01 Mirroring "Foreign Body"
Non so quanto la scelta sia condivisibile, ma dalla sua uscita a marzo, non ho avuto dubbi. Dal post originale:
MIRRORING "FOREIGN BODY"
La collaborazione in questione è data dall'incontro tra musicista/sperimentatrice di Portland, pratica in fatto di drone/noise/electro-acustica, Liz Harris (più nota forse per il suo progetto solista "Grouper" e per le passate collaborazioni con gli Xiu Xiu), e Jesy Fortino (che prima di questo album non avevo mai avuto occasione di ascoltare), cantautrice folk di Seattle, ed anch'essa più nota con il suo progetto solista "Tiny Vipers".
Come scritto da più parti, nel loro debutto come Mirroring "Foreign Body" non ci sono tracce di sovrapposizione delle sonorità dell'una piuttosto che dell'altra, ma sembra essere un progetto nato con l'idea di integrare i due flussi in maniera equivalente cercando di creare una corrente a se, ed allo stesso tempo ben contraddistinta. Insomma, una profonda intesa tra le due. Questo atteggiamento lascia sperare che Mirroring non si tratti soltanto di un incontro "casuale" destinato a concludersi dopo questo primo lavoro, ma piuttosto di un nuovo percorso che la Harris e la Fortino vogliono portare avanti insieme (speriamo!!).
"Foreign Body" è composto da sole 6 tracce, che procedono dilatate e come un flusso acustico continuo, in cui un brano è la naturale continuazione del precedente. Trovano spazio in un perfetto equilibrio, drone eterei, sonorità evocative ed ipnotiche, riverberi che si sviluppano morbidamente seguendo l'idea della ciclicità della Natura (tema sempre più ricorrente nel contesto della musica sperimentale), e che si muovono tra atmosfere più calde e luminose e momenti invece più freddi e desolanti...rimanendo comunque in un range fortemente introspettivo e legato a riflessioni melanconiche. ...e sarà che mi ricordano tanto la mia cara Matteah Baim, ma questo disco, sì, mi piace eccome!!
Buon Ascolto! :)
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