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3.12.2012

Perfume

PERFUME GENIUS "PUT YOUR BACK N 2 IT"
Il motivo principale che mi ha portata a rimandare per più di un mese il post riservato a questo album era legato al fatto che, dopo aver scritto una lunghissima "recensione", mi trovavo in assenza di un video relativo ad una performance dal vivo da inserire (come d'abitudine), sicchè quell'insieme di parole confuse ed inutili non avrebbe avuto alcun senso!
La Blogotheque, ha ovviato a questa lacuna pubblicando invece qualche giorno fa i due video poco sotto, sicchè, bastano da soli per rendere l'idea dell'album.
Riassumo dunque cercando di essere breve e di poche manfrine, proprio come Mike Handreas (Perfume Genius) che nel suo album di esordio uscito nel 2010 "Learning" (di cui scrissi qui), in soli 29 minuti era riuscito ad esplorare il suo trauma dato da un'esistenza complicata, segnata da abusi, molestie, dipendenze e pensieri suicidi. Ci riuscì senza troppe macchinazioni e senza avvalersi di orchestrazioni ad enfatizzare facilmente i toni languidi, ma soltanto con il suo piano, qualche sintetizzatore di poco conto, effetti eco e soprattutto grazie alla sua voce espressiva quanto pacata e timida, capace di esaltare il senso di inquietudine e disperazione. Il risultato fu un album volutamente poco curato, poco arrangiato ed infiocchettato, ed era proprio questo aspetto a colpire maggiormente, la capacità di Handreas di trasmettere con tale intensità le sue angoscie nonostante la scarsità di elementi.
Era difficile pensare ad un seguito all'altezza dell'esodio, più facile immaginare che il suo modo di esprimersi si sarebbe arricchito di elementi cercando forzatamente di imbellire il suo lavoro, a far sì che il suo tratto di unicità venisse meno...un aspetto esile, dolce, un'intimità sonora in qualche modo prossima a quella di Antony Hegarty e testi crudi per via degli argomenti trattati, che invece lo portano più vicino ad un soggetto come Jamie Stewart (Xiu Xiu).
Put Your Back N 2 It"
è un album che resta fedele a "Learning" per molti aspetti, certo il suono si è impreziosito di qualche elemento acustico e di un suono più nitido e pulito, ma Handreas è stato capace di mantenere il suo tratto di unicità legato ad un intimismo composto da elementi sonori scarni e privi di picchi emozionali o facili ruffianate. I temi sono relazionati in minor modo alle sue paure, ma non per questo meno cupi ed angoscianti, per "Awol Marine" Handreas si è ispirato ad un home-made video di tipo hard in cui uno dei partecipanti ammette che ciò che sta facendo è dovuto all'esigenza di raccimolare soldi per permettere alla moglie di curarsi, in "Floating Spit" si parla di dipendenza da droghe, in "Dark Parts" di abusi e violenze fisiche, in "Take me Home" del disperato bisogno di essere raccimolati da qualcuno pur di essere amati, mentre in "17" considerato un po' come la lettera di un suicida, esprime il totale disgusto e disprezzo per se stesso non risparmiandosi paragoni crudi e squallidi. Non mancano anche però piccoli accenni che si riferiscono ad aspettative per il futuro...anche se lontano! :)
E con questo concludo, anzi, mi sono dilungata fin troppo!!



Buon Ascolto!! :)

12.05.2010

Album 2010 - #16 Perfume Genius "Learning"


#16 - PERFUME GENIUS "LEARNING"
Esordio per Perfume Genius, ossia Mike Hadreas, 26enne da Seattle, con un passato non proprio felice, difatti l'album parla di abusi, dipendenze, suicidio...forse non proprio un album estivo, contando la sua uscita lo scorso giugno, ma anzi ricco di connotazioni indubbiamente più legate a questo periodo dell'anno. In sole dieci tracce, che si consumano in circa mezz'ora o poco più, riesce a trasmettere con rara raffinatezza, grazia e dolcezza tutto il suo dolore interno, la sua malinconia, la sua solitudine e tristezza, e ciò che lascia ancor più commossi è l'estremo minimalismo con cui riesce a farlo, dando spazio soltanto a qualche accordo al pianoforte ed alla sua voce scarna che sembra quasi essere un riverbero di sottofondo, escludendo qualsiasi altra orchestrazione che non avrebbe fatto altro che rendere melenso il lavoro.
Il primo ascolto di "Learning" l'ho rapportato involontariamente al primo ascolto che feci per Antony e questo mi ha sopresa non poco; un momento, la prima volta che sentii la voce di Antony, era il 2003 ed il brano in questione era "River of Sorrow"...rimasi impietrita, capii subito di aver scoperto qualcosa di unico e profondamente Bello(!!), ed ovvio mi commossi fino alle lacrime senza capire il perchè (beh, nemmeno ora ho ancora capito perchè mi fa questo effetto) ...so solo che da lì in poi fu ammmore :); non paragono neanche lontanamente l'effetto devastante (in senso positivo) che quell'ascolto ebbe su di me con l'effetto che mi ha fatto il primo ascolto relativo a Perfume Genius, ma era parecchio tempo che non rimanevo così sorpresa e parecchio che non mi commuovevo al primo ascolto e parecchio che non avevo la sensazione di poter dire in un futuro non troppo lontano "ah, l'avevo capito subito che avrebbe dato  parecchie soddisfazioni!"...non credo mi dovrò smentire ;)
Questa è "Dreem":