Giusto un paio di post fa si parlava di "
Solaris", la collaborazione tra
Daniel Bjarnason e
Ben Frost, che rivisitando la soundtrack dell'omonimo film di Tarkovskij, combinava una vera e propria orchestra sinfonica alle sonorità drone di Frost, rendendo la prima quasi sintetica. (Ho rinnovato il link nel post in questione dato che era già evaporato).
Dato che di Frost si era già parlato in precedenza, ho ripreso allora "
Processions", precedente album (uscito a metà 2010) di
Daniel Bjarnason come "solista". Compositore, pianista e conduttore d'orchestra e co-fondatore della
Isafold Chamber Orchestra con cui ha sviluppato due album di classica contemporanea...ovviamente è islandese anche lui, ed è scontato dunque dire che fa parte della cricca di
Valgeir Sigurdsson nella
Bedroom Community! :)
Tornando all'album "
Processions" si può dire sia un album di classica contemporanea ma che non si lascia mancare una propensione alla sperimentazione sonora, diviso essenzialmente in tre parti. Si ha quindi "
Bow to String", un pezzo multi-traccia diviso in tre parti e composto principalmente per la violoncellista
Sæunn Þorsteinsdóttir (funziona così: i cognomi che terminano con "dóttir" sono riservati alle donne, quelli che terminano con "son" agli uomini), in cui si alternano momenti caotici e violenti a momenti più delicati ed introspettivi.
Si continua con "
Processions", un'altra composizione divisa in tre parti e composta però principalmente per il pianista
Vikingu Ólafsson ed eseguita con l'
Icelandic Symphony Orchestra, anche in questo caso si hanno numerose alternanze tra momenti intimisti di solo piano, momenti orchestrali melodici e sbalzi improvvisi di una certa intensità. Si conlcude con "
Skelja", questa volta una singola composizione per arpa e percussioni, eseguita da Katie Buckley and Frank Aarnink.
Qui
Lascio sotto una parte (la prima) di "
Bow to String", eseguita nel 2009 all'Iceland Airwaves:
Buon ascolto e buon week-end! :)