8.04.2011

Summer Playlist

Mi congedo per due settimane, un po' di vacanze finalmente! Fine agosto ed inizio settembre saranno poi abbastanza intensi: il nuovo di Feist, il nuovo di Bjork su cui saranno d'obbligo le solite critiche... :), My Brightest Diamond, Othon & Tomasini (non vedo l'ora per questo!!), Blind Cave Salamander etc etc... Il 2 settembre andrò a Copenhagen per Antony ed aspettatevi un reportage molto più che minuzioso!...non sfuggiranno nemmeno i minimi dettagli tipo il colore dei suoi calzini o da che parte era orientato il suo ciuffo di capelli...o quanti fazzoletti mi occorreranno quella sera...tanti immagino! :)

Non poteva dunque mancare la summer playlist, che non perde certo il vizio della copertina orrenda... Il "modello" questa volta è il mio gatto (più simile ad una foca in realtà), ormai 16enne ed obeso, in vacanza anche lui in montagna già da qualche giorno, per poter sgambettare un po' all'aperto; sono andata a trovarlo ieri, prima che io parta...e quest'immagine di lui accecato dalla luce del sole (e pieno di ragnatele in testa), mi è sembrata indicativa del periodo.  :)

TRACKLIST:
1- My Gurl Joan as Police Woman
2- On a Neck, On a Spit Grizzly Bear
3- Easy Hercules and Love Affair feat. Antony
4- Now's the Only Time I Know Fever Ray
5- My Moon, My Man Feist
6- Fall Devendra Banhart
7- Bright Orange Air Inlets
8- Smokes Quantity Boards of Canada
9- House Sparrow XiuXiu
10- Airship Metallic Falcons
11- King of Koalas XXL (XiuXiu + Larsen)
12- Paradise Circus Massive Attack feat. Hope Sandoval
13- As the Stars Fall The Cinematic Orchestra
14- Compass Jamie Lidell
15- Lemonade CocoRosie
16- Seaside Devendra Banhart
17- Life Being what it is Kaki King
18- Suitcase Full of Secrets Little Annie and Paul Wallfisch
19- Lifted Nat Baldwin
20- When I'm Sleepy Wild Beasts
21- Ald Square Fjordne
22- God Moving Over the Face of the Waters Moby
+
-Volcano of Snow

22 tracce, anzi, 23 che non hanno nulla di pesante...magari un po' la lunghezza complessiva della playlist, ma tant'è... Ah già quella "Volcano of Snow" messa lì? Dico solo che con il resto della playlist non c'entra proprio nulla, è una "piccola" aggiunta, una registrazione live molto recente che sono certa farà piacere, anche se la qualità del suono non è eccelsa...ma poco importa. Non scrivo di chi è, tanto sarà immediatamente riconoscibile! :)

Come ultima cosa: fino all'8 agosto sono disponibili in via del tutto gratuita le registrazioni video dei live dell'iTunes Fest., per guardarli su iPod/iPad basta scaricare l'applicazione, su pc invece basta andare sul proprio iTunes Store...ho guardato il live di Moby...1h50min pazzeschi!

Buone vacanze a tutti! :)
Ps: per qualsiasi lamentela, critica od insulto, scrivete pure, tanto sono sempre connessa. 

8.01.2011

Ways of Meaning - Kyle Bobby Dunn

Il periodo e le relative condizioni di luce e temperatura forse si legano maggiormente all'ascolto di sonorità più spensierate e ritmate, e poco alla profondità ed all'intimità dell'ultimo lavoro di Kyle Bobby Dunn, dal titolo già di per se piuttosto evocativo "Ways of Meanings" (seconda uscita per l'etichetta Desire Path Rec.), ma invece cogliendo l'opportunità che il periodo offre, ossia il tempo, e magari uno scenario suggestivo come la città svuotata delle persone già partite per la propria destinazione vacanziera, si può trovare un momento magari verso l'imbrunire in cui il suo ascolto trova la giusta collocazione, la sua atmosfera.
Arrangiato per chitarra ed organo (quest'ultimo preponderante nell'album), e poi modulato in forma elettronica...ma come per "Charles Rendition" di Fjordne, il risulato non risulta affatto sintetico o freddo...minimale, ambient, drone, sì, ma comunque dal tocco sentitamente strumentale. Ed anche sul fattore drone, non bisogna lasciarsi condizionare dal termine stesso pensando dunque a lunghissime composizioni monofoniche a volte anche un po' indigeste, ma piuttosto a composizioni tutto sommato di breve lunghezza (si aggirano sui 4-7 minuti), eccezion fatta per del brano "Movement for the Completely Fucked" che arriva quasi ai 15 minuti, ma comunque questi in continuo movimento, arrivando anche ad evocare sonorità orchestrali. La vera sorpresa è l'ascolto del brano "Canyon Meadows", la sua partenza a rilento, che sembra giungere da lontano mi ha riportato subito alla mente quel capolavoro che è "El Camino Real" di William Basinski, e per tutti i 7 minuti del brano in questione è facile fare un accostamento del genere...la percezione del tempo e dello spazio che scorrono lasciando una sensazione misteriosa ed impalpabile di decadenza dietro di se, la ciclicità di suoni che comunque non sembrano ripetersi mai allo stresso modo, il trasporto verso la riflessione/introspezione, tutti elementi che inducono comunque pensare che l'influenza di Mr. Basinski  faccia parte anche delle sonorità di Kyle Bobby Dunn....

Kyle Bobby Dunn - Canyon Meadows by desire path recordings


Qui invece in una versione più orchestrale:


Buon ascolto! :)
Ps: per un po' basta con tutto ciò che ha a che fare con ambient/drone/glitch/field-recordings/soundscapes il prossimo post (l'ultimo prima di una breve pausa estiva), sarà decisamente più movimentato, in parte anche dance...promesso! :)

7.27.2011

Ascolti complessi e confusioni geografiche

Prima di passare alla solita cupezza, subito qualcosa di ben più leggero (forse addirittura frivolo?...ma a me piace!); dopo 4 anni dalla sua ultima uscita  (piuttosto di successo) "The Reminder", il 4 ottobre uscirà il nuovo album di Leslie Feist. S'intitolerà "Metals", includerà 12 tracce ed oltre alla consolidata collaborazione con Gonzalez, si aggiungerà anche lo zampino (e che zampino!), di Valgeir Sigurdsson...sicchè a tempo debito il discorso verrà qui ampliato.
Ora si torna alla cupezza, ma forse più che questa, meglio dire "introspezione", a volte indigesta ed a volte inaspettatamente lineare, se non melodica...il tutto in 3 album (e per una volta gli archi quando presenti , sono solo una piccola aggiunta):

FENNESZ "Seven Stars"
Registrato lo scorso gennaio a Vienna in 3 settimane, con la collaborazione di Christoph Amann alla batteria nel brano "Seven Stars".
Da più parti ho letto che le intenzioni di Fennesz per quest'ultimo lavoro erano di fare un album più leggero, con sonorità meno violente ed ossessive ma che includesse anche questa "novità", l'aggiunta di una batteria. In effetti a ben ascoltarlo risulta subito chiaro che la sua indole di lunghi e sconfinati drone e suoni glitch è messa un po' da parte, sì,  permangono in 3 brani su 5 ma tutto sommato di breve durata e non così aggressivi, ma questi vengono meno nel brano "Luminal", e di sorpresa spariscono nella title-track "Seven Stars"...forse sono io che ho l'orecchio abituato alle sue distorsioni, ma a me pare un vero e proprio brano, persino dotato di melodia!
Intanto si sa che la sua terza collaborazione con Ryuichi Sakamoto, dal titolo  "Flumina", dovrebbe uscire a breve...ed anche per questo, il discorso verrà ampliato qui. Qui


NICHOLAS SZCZEPANIK "Please Stop Loving Me"
Cognome impronunciabile ed indefinibile la sua sonorità. "Please Stop Loving Me" è una singola traccia lunga quasi 48 minuti, ma nonostante la lunghezza, non ha nulla a che fare con i loops continui e ripetuti di Basinski.
Lungo questi lunghissimi (e dilatati) 48 minuti vi è una continua evoluzione, sottili ed impercettibili variazioni che si sommano pian piano, capaci di portare alla percezione che la sonorità si sta ascoltando ora è completamente differente da quella iniziale, soltanto quando si è in prossimità del finale. Complesso rendere l'idea, l'unica è trovare ed il tempo e soprattutto l'attenzione necessaria. Certo rientra in tutto e per tutto in quel genere di ascolti non adatti a tutti, persino io l'ho trovato estenuante ed a tratti la tentazione di pigiare stop è stata davvero forte, ma ero in auto da sola  e ne avevo per almeno un paio di ore di guida, sicchè era la classica situazione "ora o mai più"...pesante sì, ma alla fine è stato piacevole! Qui (e buona fortuna:)!)

FJORDNE "Charles Rendition"
Il nome del progetto e la copertina dell'album inducono facilmente a pensare si tratti di un artista del nord Europa, Norvegia, Svezia o Islanda, invece si tratta di un musicista giapponese, Fujimoto Shunichiro e tra l'altro distribuito da un'etichetta di Singapore, la Kitchen. A questo punto è altrettanto facile pensare al minimalismo al tempo stesso geometrico e contorto dei musicisti giapponesi (escludiamo tra i pochi Sakamoto), invece si tratta di un album piuttosto elaborato, ricco di incursioni jazz, e soprattutto strumentale, difatti Fujimoto compone i suoi brani utilizzando strumenti acustici  (in quest'album è prevalente l'uso del pianoforte, ma non mancano anche fiati e qualche arco), poi modula il tutto in forma elettronica, con un risultato tutt'altro che sintetico. Brani piuttosto introspettivi come "Gathering", "Forfeiture", uno solo include una voce molto posata e retrò "Hope", fino ad arrivare al brano secondo me più accattivante "Ald Square" in cui fiati e pianoforte si mischiano dando un senso quasi ipnotico e disorientante.
Ispirato al romanzo "Great Expectations" di Charles Dickens, "Charles Rendition" è il quinto album di Fjordne, ben 3 rilasciati nel 2008 ”Unmoving” , “The Last 3 Days of Time” e “Stories Apart from the World”, ed uno rilasciato nel 2009 “The Setting Sun”. Qui

Buon ascolto! :)

7.20.2011

Banchettare con le pantere

Michael Cashmore è un polistrumentista e compositore, stretto collaboratore di David Tibet nel progetto Current93, ma anche solista il cui esordio risale al 2006 con l'album "Sleep England". Più note certo le sue collaborazioni: nel tempo aveva già collaborato con Marc Almond in un Ep di sole due tracce uscito nel 2008 dal titolo "Gabriel and the Lunatic Lover", e nel 2007 uscì quel meraviglioso Ep "The Snow Abides" che vedeva al suo interno la collaborazione di David Tibet in quanto a stesura testi e la voce Antony prestata in tre brani smisuratamente incantevoli "My Eyes Open", la title track "The Snow Abides" e "How God Moved at Twilight" anzi, mi è impossibile pensare ad un lettore mp3, qualsiasi sia, senza questo Ep al suo interno, quindi, anche se prettamente invernale: qui
"Feasting with Panthers" è un album composto nel giro di diversi anni, e registrato in sedi diverse, difatti Almond ha registrato le parti vocali a Londra e Cashmore il resto a Berlino e molte delle tracce che lo costituiscono non sono una novità dato che basta andare su youtube per ascoltarle registrate durante qualche live dei Current 93... (con cui anche lo stesso Almond aveva collaborato ad una delle versioni del brano "Idumea"). Il tutto nasce quando Tibet quando regala ad Almond un libro di poesie di Stanislaus Eric Stenbock (cioè, non sto qui a fare la finta colta...lo so soltanto perchè  l'ho letto dalla brainwashed...), che ne rimane colpito al punto di decidere di trasdurle  in musica con appunto la collaborazione di Cashmore (le sue sonorità piuttosto cupe...), ma l'album è fortemente influenzato anche dalle traduzioni del celebre (se lo conosco anche io è celebre davvero!) poeta Jeremy Reed delle poesie di Jean Genet, Rimbaud e Verlaine. Qui
Sotto, "Gabriel"


Stasera andrò a vedere la mia adoratissima Joan (la poliziotta...), spero di riuscire a fare qualche filmato carino! ;)
Buon ascolto!