11.20.2012

Paul Corley "Disquiet"

PAUL CORLEY "DISQUIET"

Paul Corley, spesso definito come il nuovo acquisto Bedroom Community, in realtà fa parte dell'entourage che ruota attorno a Valgeir Sigurdsson sin dal 2007, ossia da poco dopo la fondazione della nota etichetta islandese. Compositore ed ingegnere del suono, in precedenza aveva collaborato con Ben Frost, Tim Hecker e lo stesso Sigurdsson, ma "Disquiet" segna il suo esordio come musicista solista, anche se al suo lavoro figurano collaborazioni del calibro di Ben Frost, Matthew Collings, Sigurdsson, ed il contrabbassista Borgar Magnasson.
"Disquiet" continua ed aggiunge un tassello allo strano percorso musicale intrapreso dalla Bedroom, strumenti organici, in questo caso il pianoforte che serve da base a tutto il lavoro, chitarra elettrica ed un contrabbasso, e parti inorganiche che si sviluppano in evoluzioni drone arricchite da field-recordings che si fondono fino a creare qualcosa che non può essere definito elettroacustica, ma che rimane ancora nel campo della sperimentazione, e dell'indefinito.
L'intero lavoro si articola in 4 brani, ciascuno dalla durata piuttosto lunga, e tutti finemente legati l'un l'altro...inutile dire che l'ascolto richiede tempo, attenzione e soprattutto la capacità di "immergersi" nelle sue sonorità riuscendo a catturare ognuna delle numerose sfumature che man mano si evolvono fino a dare forma alla complessità dell'insieme. Il tutto sembra voler evocare una lunga riflessione dettata dallo sconforto e dalla malinconia più profonda, i toni sono oscuri ed opachi ma non bisogna aspettarsi slanci emotivi di alcun tipo, si tratta di una riflessione su ciò che non può più essere cambiato, una riflessione nostalgica, ed i numerosi scricchiolii inducono ad immaginare un vecchio pavimento in legno ed una casa vuota in cui la polvere ha ormai ricoperto ogni angolo, rendendo l'atmosfera grigia e carica di abbandono e silenzio. 
Apre l'album "She's in the Ground", che inizia con un lento ripetersi di note sommesse al pianoforte esaltando immediatamente il tratto malinconico, si aggiungono numerosi field-recordings composti da scricchiolii, gocce che man mano si raccolgono a formare una pozza e sospiri, il tutto in un'atmosfera di oscura quiete. Si aggiunge a poco a poco la parte dronica che sostituisce la malinconia con una forte sensazione di sconforto e disperazione, accentuata dalla caoticità  della tecnica fingerstyle applicata al piano (di cui Muhly, restando in tema Bedroom Community, è un maestro). Il tutto collassa lentamente su se stesso dando spazio a brevi ed alternati effetti pulsanti a cui si aggancia la successiva "Narrow", brano che appare frammentato in suggestioni di crescente tensione emotiva (e qui è facile intuire il contributo di Frost), le atmosfere quiete del pianoforte spariscono nella prima parte del brano per lasciare spazio in maniera più accentuata all'inquietudine delle corde manipolate dalle mani, per poi caratterizzare la sua conclusione distendendosi su nitidi accordi alla chitarra elettrica. "Dialogue & Passing Judgement" suona come un cuore pulsante mentre manipolazioni agli archi donano un effetto di lontananza più che spaziale, temporale. Un loop quasi basinskiano a cui si aggiungono via via elementi, come un confuso ricordo evocato d'improvviso, che pian piano diventa sempre più vivo e ricco di dettagli...tanto (forse) da diventare insostenibile...ad ogni modo viene abbandonata la polverosa stanza con il pavimento in legno, passi pesanti scendono le scale e si allontanano dal luogo che fino a questo momento ha  evocato pensieri e ricordi così oscuri. A chiudere è la title-track "Disquiet", brano che si sviluppa in 14 minuti come un requiem caratterizzato da pesanti note fumose, che sembrano però concludersi in una rassegnata accettazione.
Un esordio incredibilmente raffinato e complesso, tanto evocativo che assume quasi i tratti di una seduta psicanalitica...che sia questo l'intento di Corley o no, poco importa, è talmente abile a ricreare in musica lo spazio fisico di una stanza vuota e polverosa da permettere all'ascoltatore di trovarsi esattamente lì a riflettere e sviscerare le proprie inquietudini.
 
Buon Ascolto! :)

11.15.2012

CocoRosie - studio session

Ci sono voluti diversi giorni, ma infine ecco qui: 
CocoRosie - studio session with Rajasthan Roots and Takuya Nakamura 

TEARZ FOR ANIMALS
GOD HAS A VOICE
K-HOLE
FAIRY PARADISE
WE ARE ON FIRE
TURN ME ON

CocoRosie - studio session with Rajasthan Roots... di Omoteblog

Buon Ascolto e buona visione!  :)

11.09.2012

Myrmyr live@Kings Road Park

Il live del week-end questa settimana è affidato al progetto Myrmyr, duo di Oakland formato da Marielle V. Jakobsons ed Agnes Szelag (cercando indietro in questo spazio web il discorso è ampliato anche ai loro molteplici progetti collaterali).
Qui sotto l'intero set, diviso in due parti, registrato lo scorso giugno al Kings Road Park di Los Angeles:





Buona Visione e buon week-end! :)

11.06.2012

Up-Close

Disquiet.tv è un sito che organizza e trasmette concerti via streaming in diretta, e contrariamente alla possibilità di avere migliaia di utenti collegati nello stesso momento, riserva i suoi aventi a pochissimi utenti in modo da rendere lo streaming il più possibile scorrevole e di alta qualità.
Recentemente ha trasmesso un bellissimo live del progetto "Solaris" di Ben Frost e Daniel Bjarnason in collaborazione con la Sinfonietta Cracovia (non vi avevo avvisato, ma i posti residui erano davvero pochi), ed ancora un set del progetto Kronos Quartet.
Questa sera invece è in programma la diretta di "Up-close", rappresentazione Michel van der Aa che mischia musica elettronica ed orchestrale con il teatro, evento in diretta dal Muziekgebouw aan ’t IJ di Amsterdam.
Ci si deve prenotare (in maniera del tutto gratuita) semplicemente lasciando la propria mail a questo link: http://disquiet.tv/news/premiere/
I posti virtuali disponibili sono soltanto 300, ma ne rimane ancora qualcuno...lascio sotto il trailer:

Buona Visione! :)

A Gentleman's Agreement

Gli avevamo lasciati un anno fa con "Sàga", album composto in collaborazione con la BOX (Baroque Orchestration X) e dotato di un particolare fascino ottenuto con una serie di strumenti a corda ed a fiato di epoca barocca. In "A Gentleman's Agreement" i Dez Mona riprendono e ripartono dal loro precedente album (2009) dal titolo "Hilfe Kommt" con un maggior arricchimento strumentale dato da una chitarra elettrica e sobrie componenti elettroniche...ma non mi dilungherò qui con un post infinito come per Sophie Hutchings o Kaki King. Punti alti e punti più bassi, lascio sotto l'intero album in streaming ed a chi lo ascolterà (o lo ha già fatto), l'invito a scrivere la propria opinione:


Funny Games

Buona Ascolto! :)