3.28.2012

Puzzle Muteson live@Paradox

Approfondirò la prossima settimana con più calma, ma intanto per restare in tema di approcci femminili al drone, lascio il link diretto a "The Owl" di Félicia Atkinson:
http://feliciaatkinson.bandcamp.com/album/the-owls-cs-wunderkammer

Qui sotto invece, un live di 30 minuti circa registrato giusto un paio di settimane fa al Paradox (NL), con Puzzle Muteson accompagnato dall'ensemble olandese Lunapark. Tra l'altro "Bells" è un inedito.
Tracklist:
1. Water Rising
2. Alphabet Eyes
3. Perspex Disguise
4. En Garde
5. Flamingo Head
6. I was Once a Horse
7. Bells



Buon ascolto! :)

3.27.2012

Recollected

Dato il periodo povero di uscite interessanti, a cui si somma una mia mancanza di tempo, torno in un certo senso al passato ma soffermandomi comunque su una recente pubblicazione di inediti:
HOOD "RECOLLECTED"
Degli Hood, è vero, ho scritto più e più volte sia in maniera diretta che indiretta...gruppo di Leeds fondato dai fratelli Chris e Richard Adams, a cui negli anni si sono alternati svariati membri rotanti...etc etc (per la biografia andate ai post a loro dedicati in precedenza...).
Nulla di nuovo, come già anticipato, ma un mesetto fa la Domino Records ha publicato il cofanetto a fianco, una raccolta che non intende rivisitare completamente la discografia degli Hood, tenendo conto che nel corso degli anni hanno pubblicato ben 9 album e 17 tra singoli ed EP...ma piuttosto s'incentra sulla loro produzione dal 1998 in avanti, anno in cui sono entrati a far parte dell'etichetta. Un box che contiene 6 CD, di cui 4 sono full-lenght ben noti:
- "Rustic Houses, Forlorn Valleys" del 1998;
- "The Cycle of Days and Season" del 1999;
- "Cold House" pubblicato nel 2001;
- "Outside Closer" uscito nel 2005.
Gli altri due CD contenuti nel box contengono invece una raccolta di singoli dal 2001 in avanti, ed una pubblicazione di brani postumi ad Outside Closer e mai rilasciati prima.
E' da precisare che comunque non si tratta di una raccolta commemorativa, nonostante la lunga pausa di fatto gli Hood non si sono sciolti ed a quanto pare ci si potrebbe aspettare nuove uscite in futuro.
...comunque il box, pubblicato in 500 copie è esaurito! :) Ma il tutto, lo stesso...Qui.

Guardando un po' più in la comunque c'è da aspettarsi la rivisitazione completa dell'album del 1970 "Desertshore" di Nico, ad opera di Cosey Fanni Tutti e Chris Carter (Throbbing Gristle)...!!! (la notizia richiede effetti grafici sproporzionati!), a cui parteciperà anche Blixa Bargeld, poi un nuovo singolo delle CocoRosie a giugno, e poi come ampliamente riportato ieri...

Sigur Rós - Ekki múkk from Sigur Rós on Vimeo.

Buon ascolto!! :)

3.23.2012

Megapuss "Surfing"

Dopo tutto il carico di drone e tinte fosche che hanno caratterizzato buona parte degli ultimi post, è arrivato il momento di adeguarsi alla stagione primaverile. Tralasciando per un momento le nuove uscite discografiche, che sembrano vertere di regola su mood più cupi, sono andata a ripescare un album uscito qualche anno fa.

MEGAPUSS "SURFING"
Un po' perchè Devendra ha fatto perdere tracce di se, e qui si spera che dopo 3 anni di pausa abbia pronto abbastanza materiale per un nuovo album, ed un po' perchè la copertina stessa, opera di Lauren Dukoff, suggerisce che questo è un lavoro ben lontano da qualsiasi paturnia esistenziale e tratto malinconico.
Megapuss non è che un progetto parallelo che ha dato origine unicamente a questo album uscito nel 2008 e che molto probabilmente non avrà alcun seguito; progetto che vede riuniti oltre a Banhart appunto, Greg Rogova (Priestbird), personaggio che oltre a condividere un'essenza freak con Devendra, con lui aveva già collaborato all'album Cripple Crow, nonchè averlo accompagnato spesso in tour, ed il batterista dei The Strokes, Fabrizio Moretti.
"Surfing" è composto da 14 brani ovviamente freak-folk, caratterizzati dalla solita capacità di Devendra di saper coniugare melodie mai troppe ricercate o comunque mai interessate a particolari virtuosismi, a testi nonsense, folli e stravaganti a cui però si unisce il naturale tratto nostalgico della sua voce...un mix immediatamente riconoscibile.
A proposito di testi assurdi, bisogna citare "Duck People, Duck Man", brano che inevitabilmente porta a scuotere la testa chiedendosi cosa avessero in mente quando l'hanno scritto, od ancora "A Gun on his Hip and a Rose on his Chest", un concentrato di "fuck in the asshole" diretto un po' a tutti, anche a se stesso, e "Adam & Steve", invece un miscuglio di tutto capace di riprendere con un assolo di chitarra elettrica anche "Careless Whisper" degli Wham! :)  Si discostano da questo "fancazzismo", almeno nelle intenzioni, invece la title-track "Surfing", ricca di atmosfere oniriche ed elementi strumentali, "Sayulita", brano di 7 minuti che ruota attorno pochi accordi di chitarra e piano, ed "Another Mother" che suona un po' come una ninna-nanna. Qui

Un po' di sano "cazzeggio", ogni tanto ci vuole, no? :)

Buon week-end!! :)

3.19.2012

Digressions

GREG HAINES "DIGRESSIONS"
Terzo album del compositore e polistrumentista inglese (piano, violoncello), dopo "Slumber Tide" uscito nel 2006 e la successiva composizione per quintetto d'archi, organo, piano e componenti elettroniche, dal titolo "Until the Point of Hushed Support" uscito nel 2010.
"Digressions" è un album realizzato in due fasi, dapprima un lavoro di ensemble con un' orchestra costituita da giovani studenti, in un progetto volto ad indagare su nuove forme sonore nel tentativo di prevedere come la musica classica evolverà nel futuro. Esperienza da cui sono originate una serie corposa di registrazioni che sono servite ad Haines poi come base strutturale per elaborare una costruzione sonora capace di fondere la parte orchestrale alla componente elettronica...fusione appunto, una naturale evoluzione quasi a voler suggerire quale sia la sua visione personale sul futuro della Classica. 
Album composto di 5 tracce che si sviluppano in 57 minuti attraverso continue fluttuazione d'intensità emotiva (di cui "Caden Cotard" è l'esempio che più si fa notare), sfumature di toni e stratificazioni di elementi che gradualmente vanno a sommarsi. Idea ben resa nella realizzazione della copertina, una sovrapposizione di elementi che danno l'effetto ottico di completarsi l'un l'altro.
L'insieme ha un senso spettrale, malinconico ed indefinito, non sembra seguire un percorso preciso, sebbene il senso di continuità riesce a riunire l'intero album, le singole tracce traggono ispirazione da più suggestioni; "Caden Cotard" trae spunto dal personaggio interpretato da Phillip Seymour Hoffmann nel film del 2008 "Synecdoche, New York", per "Azure" invece, un po' il perno attorno cui l'intero album ruota, Haines dice che ha avuto origine in una mattina invernale, la prima mattinata di cielo limpido dell'anno, in cui l'effetto un po' dimenticato a causa della stagione, del sole che illumina ogni superfice, rende l'atmosfera irreale, se non artificiale. Sicchè, lasciando la finestra aperta ha cercato di assorbire parte di quel momento e di convertirlo in musica.
Alla realizzazione di "Digressions" hanno partecipato altri artisti che come Haines vivono a Berlino, quindi Peter Broderick, Dustin O'Halloran per la sezione al piano ed Iden Reinhart, meglio nota come Strie, per quanto riguarda la parte al violino. Qui


Buon ascolto! :)

3.14.2012

Telo bianco

Null'altro che uno dei video realizzati dal pubblico presente lo scorso 26 Gennaio al concerto-evento "Swanlights", evento commisionato dal MoMA e che si è tenuto al Radio City Music Hall (N.Y.), per cui gli Antony and the Johnsons si sono esibiti accompagnati, come ormai consuetudine, da un'orchestra sinfonica diretta da Rob Moose.
Per una volta, non è tanto la voce di Antony o l'esecuzione orchestrale di "Her Eyes are Underneath the Ground" a colpire (e nemmeno la maleducazione del pubblico che parte con l'applauso senza attendere la fine del brano), ma piuttosto l'effetto scenico, semplice quanto bellissimo: