THE KNIFE "SHAKING THE HABITUAL"
Giunta all'ennesimo ascolto, non riesco ancora trovare un solo frammento che non mi convinca del fatto che i 7 anni di attesa per "Shaking the Habitual", pur contanto i progetti paralleli e quel fascinosissimo lavoro con Planningtorock ed Mt. Sims dal titolo "Tomorrow in a Year" che in qualche modo si continua nel brano "Raging Lung", i fratelli Dreijer non li abbiano spesi interamente alla lavorazione di questa ora e mezza abbodante di caotiche distorsioni, isterismi vocali di una Karen più fascinosa che mai, i beat sempre più pulsanti di Olof, strumentazioni inconsuete fino a ciò che appare come uno shamisen giapponese, ore di registrazioni ambientali dentro la cattedrale di Uppsala a Stoccolma, strumenti a fiato e sperimentazioni elettroniche spinte oltre ogni definizione. Un'ora e mezzo di rara complessità sonora, talvolta al limite dello sfinimento e riflessioni sociali/politiche frutto di approfondimenti universitari e gruppi di studio concentrati sul ruolo femminile, sul significato del termine "privilegio" e la responsabilità di essere un artista...tutte questioni espresse in maniera approfondita nelle interviste rilasciate ultimamente e nel contenuto grafico del doppio CD (o vinile)...ed ancora nel corto diretto da Marit Östberg (stessa regista del video "Full of Fire"):
Alle prese con la preparazione della playlist del primo quadrimestre, mi ritrovo con la certezza che inserirei in pratica tutto l'album dei The Knife e poco, davvero poco altro...sicchè, dato che l'obiettività non è il mio forte, non aggiungo altro, rimandando ad agosto la sintesi dei loro live che vedrò ad Oslo e Göteborg...e da spettatrice di una tappa del loro incredibile tour del 2006 "Silent Shout. An Audio-Visual Experience", nonostante le ottime premesse sul gruppo di lavoro, non mi è possibie immaginare come potranno superarsi, eppure sono certa che lo faranno!
Buon Ascolto! :)
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