12.28.2011

Album 2011 #03 Joan as Police Woman "The Deep Field"

Le prime tre posizioni (a questo punto davvero scontate), si equivalgono in numero di ascolti ed indice di gradimento/attesa...tre album che non hanno nulla in comune l'uno con l'altro 
#03 JOAN AS POLICE WOMAN - "THE DEEP FIELD"
Vergognosamente non ho scritto nulla di specifico su "The Deep Field", eccetto che per questi due miseri post: omote-no.blogspot.com/2011/01/su-vogueitjoan-wasser.html
omote-no.blogspot.com/2011/01/fin-quando-resta.html
Non ha senso dilungarsi ora, e così aggiungo una nota personale; quest'anno ho visto parecchi concerti che mi hanno emozionata e divertita, e tra questi anche Joan che sono riuscita a vedere ben 3 volte...e proprio nella data più scadente in quanto a location (il parcheggio di uno shopping center qui a Torino) e soprattutto in quanto ad organizzazione (dopo 45 minuti è stata invitata a scendere dal palco per lasciare spazio agli Ok Go!), ho vissuto il momento più emozionante tra tutti (be', c'è anche quel "Man is the Baby" a Copenhagen, ma è differente... ). Era metà luglio, ma tutto sommato faceva anche fresco e tirava una certa arietta, per tutto il (breve) live non ero riuscita a distogliere lo sguardo dagli zepponi dorati che Joan indossava insieme ad una tuta bianca in stile eroina dei film '70 di serie z di stampo fantascientifico, con il nome del gruppo stampato sul lato destro del torace (ed assicuro che il binomio scarpe/tuta era piuttosto agghiacciante, era impossibile guardare altro!); ad un certo punto, lasciata la postazione tastiera ed imbracciata la chitarra, Joan è partita con "Flash", e nei sette minuti successivi (più o meno la durata del brano), il solito brusio della gente che non ho mai capito perché vada ai concerti per parlare in continuazione durante i brani, si è interrotto, ed io, forse per lo stesso motivo che ha spinto tutti al mutismo, sono riuscita a distogliere lo sguardo da quegli orridi zatteroni, incantandomi sui suoi capelli tinti di un nero corvino che svolazzavano ordinatamente mossi da quell'arietta che citavo poco fa...7 minuti incantevoli! :)


Buon ascolto, e speriamo di rivederla presto!! :)

12.27.2011

Album 2011 #04 Human Greed "Fortress Longing..."

#04 HUMAN GREED - "FORTRESS LONGING..."
Qui sotto il post originale:
Ma dato che siamo giunti ormai nelle zone "alte", riporto il tutto (mi spiace che il link non funzioni più e non sono nemmeno riuscita a trovarne altri ancora attivi...):
 MELANCHOLIC EXTREMISM
Il titolo del post non è una mia voluta esasperazione nel tentativo di riassumere sbrigativamente l'essenza di un album (come mio solito...), ma è come la stampa polacca, durante il tour del 2008 per la loro terza uscita "Black Hill: Midnight At The Blighted Star", ha definito le sonorità degli Human Greed. Formazione nata nel '99 dall'unione tra lo scrittore scozzese Michael Begg e l’artista visuale Deryk Thomas, giunta ora suo quarto disco, dal titolo capace di fare intendere nell'immediato la sua complessità: "Fortress Longing: The Internal Campaign for the Safe and Complete Return of the Sleeping Egyptian to the Desert". Nel tempo, anche piuttosto recente, Begg ha collaborato con altre formazioni, quali "Nurse with Wound", "Blind Cave Salamander" e Laura Sheeran con cui ha contribuito anche alla pubblicazione del debutto "Fovea Hex" (tra l'altro, non ho mai messo nulla...vabbè il prossimo post), e proprio da queste collaborazioni (ma non solo...), ha reclutato i musicisti/artisti per la realizzazione di questo "Fortess Longing" (abbreviamolo così...). Quindi appunto Laura Sheeran, Tommy Aashildrød, Nicole Boitos (autrice della copertina), Colin Potter, e poi una violoncellista canadese di cui forse avrò parlato giusto una volta o due su questo blog...se non ricordo male si chiama Julia Kent...quanto sono monotona! :) Certamente si tratta di un album non facilissimo da ascoltare, come sempre bisogna essere un po' abituati a questo tipo di sonorità, un perfetto sinergismo tra strumentazioni classiche, quindi il violoncello (di quella certa Kent), violini, arpe,campane tibetane, un pianoforte e sonorità elettroniche tra sintetizzatori e field recordings che derivano dai viaggi di Begg tra Grecia, Egitto, Londra e Francoforte...è un album (oltre che estremamente malinconico...), estremamente complesso e per questo affascinante come pochi altri ascoltati da me quest'anno (sicchè dopo parecchio scrivo un post monografico).
Tornando alla questione Kent, ok sono particolarmente monotematica, ma in fin dei conti cosa posso farci se ogni suo progetto o collaborazione risulta essere così bello?!? E non a caso il brano che più resta impresso di "Fortress Longing" è "The Green Line": testo scritto da Begg, letto da Aashildrød, accompagnato dal suo violoncello, cupo, profondo, che non fa altro che amplificare la rappresentazione per immagini che già il testo è capace di evocare nella mente...a questo punto, solo dopo averlo ascoltato, avrete ben chiara la sua profondità.
***The Green Line***
There is a path, A green line
that runs from the twilight mountains to the midnight sea.
The longer you walk this path
The more clear it seems
You cannot return to the mountain
You will never reach the sea
This liminal moment in full view of your limitations
Where the ivy holds a fragile, transitory peace with the snowdrops
This liminal moment
Where a son bids a sunny farewell to a father
And pedals off into the mossy shadows
This liminal moment
Where the father is not so old
Where the son is not so sure
This is your moment now
All the flowers are open
The new stars are aching in this terrifying sunset
Of silence and cave water
Amid these tiny favours through which we hide from death;
the bloated womb,
the sonorous bells that command you to lift your empty head,
your scribbled activity in the world
Sometimes, it doesn’t get light at all.

The Green Line by OMNEMPATHY
The Green Line by OMNEMPATHY


Buon ascolto!...se necessita l'album, basta chiedere ;)

12.26.2011

Album 2011 #05 Dustin O'Halloran "Lumiere"

#05 DUSTIN O'HALLORAN - "LUMIERE"
 Rimando al post originale:
http://omote-no.blogspot.com/2011/04/cripticismi-primaverili.html
E' casuale il fatto che questo album capiti proprio il 26, ma per chi come me trova il 25/12 un giorno estremamente triste/deprimente/insopportabile, tanto quanto la nausea che si prova nel dover stare seduti a tavola per ore e vedere parenti vari che si strafogano mentre elaborano gli stessi identici discorsi che si sentono fare sui pullman la mattina, deprimente ed insopportabile come dover ricevere regali, aprirli e fingersi pure contenti e ringraziare, o come dover fare regali etc etc...questo è il rimedio perfetto per riprendersi. Sfatti, pieni, disgustati e tediati fino alla morte, la mia indicazione medica consiste di poche e semplici azioni (e va bene anche per chi volendo fare l'alternativo a tutti i costi, sostiene di essere contro la medicina classica occidentale e preferisce affidarsi alle erbe perché non sono legate alle lobbies...ma spero vivamente che nessuno di chi si trova a passare su questo spazio web, appartenga al genere!...ecco, il Natale ed una zia devastante in quanto a cazzate sparate all'ora, mi hanno resa intollerante!): adagiatevi senza troppa cura nei movimenti sulla poltrona preferita, o divano o letto, insomma, quel che è più comodo e vicino. Computer sulle gambe o iPod poco importa, cuffie nelle orecchie (e magari una tazza di thè verde con la menta che aiuta la digestione), ed in totale solitudine e silenzio, ascoltatelo (magari anche un paio di volte di seguito)...il risultato è un immediato sollievo, la nausea cessa, e si ha la benefica consapevolezza che manca ancora un anno al prossimo 25/12 (certo che sussiste ancora il dramma 31/12, ma con un po' di astuzia ci si può divincolare!).
Così, ho pensato anche ad una tripla dose di video, per essere sicuri insomma:


Buon ascolto! :)

12.25.2011

Album 2011 #06 My Brightest Diamond "All Things Will Unwind"

Bisogna andare avanti, soprattutto a Natale!!:
#06 MY BRIGHTEST DIAMOND - "ALL THINGS WILL UNWIND"
Rimando al post originale (lunghissimo):
http://omote-no.blogspot.com/2011/10/theres-rat.html

Se vi è sfuggita live a Novembre, be', tra le altre cose vi persi momenti come questo:

12.24.2011

Album 2011 #07 Baby Dee "Regifted Light"

#07 BABY DEE - "REGIFTED LIGHT"

Rimando al post originale, con cui, rileggendolo ora dopo mesi, mi trovo ancora in piena sintonia...non cambierei una virgola:
http://omote-no.blogspot.com/2011/03/baby-dee-regifted-light.html



"Baby Dee Goes Down to Amsterdam"
é la registrazione della data in cui Baby Dee accompagnata da John Contreras al violoncello, Joe Carvell al basso ed Alex Neilsen alla batteria, hanno suonato al "Bimhuis" per l'Holland Fest. del 2009.

Buon ascolto!