Come preannunciato riprendo il discorso Liz Harris, musicista di cui ho già parlato a proposito del suo recente progetto condiviso con Jesy Fortino sotto nome Mirroring, ma questa volta invece dedicando un post a lei come solista, ossia come Grouper; e non perchè la mia è una fissa improvvisa, ma piuttosto perchè c'è un motivo ben preciso...ed il motivo è che la Harris tra qualche giorno ci grazierà con 3 date. Grouper infatti suonerà
-il 17 Marzo al Bronson a Ravenna;
-il 19 marzo a Milano allo Spazio Concept;
-il 20 (per me comodamente), qui nella mia Torino al Blah Blah in via Po.
La performance che porterà è intitolata Violet Replacement, e si tratta di una sonorizzazione di registrazioni su nastro e loops realizzati dalla Harris per per il New York's Issue Project Room, che verranno processate e mixate dal vivo. Lo spazio fisico, l'architettura del locale e le suggestioni del momento saranno poi i fattori reali di ispirazione...dunque, ognuna delle tre date sarà una performance unica e specifica solo per quel luogo.
Dunque, con un minimo di biografia, volevo anche riproporre i suoi due (o tre...) album più recenti, in modo da fare un ripasso e magari per qualcun altro, ascoltarla per la prima volta ed avendo ancora qualche giorno a disposizione, decidere poi di andare a vederla live (anche perchè non è che venga da noi poi così spesso!!).
Cresciuta in California, non lontano da San Francisco, da genitori aderenti ad una delle comunità di
Gurdjieff, (da cui il nome Grouper), Liz Harris come già accennato, è una musicista che ama sperimentare avvalendosi di field-recordings, sonorità droniche, riverberi, distorsioni, muovendosi tra noise ed electro-acustica, ma contrariamente all'idea di freddezza che questo tipo di approccio musicale solitamente evoca, il progetto Grouper ha in se invece la rara capacità di ammorbidire ed ingentilire anche questo tipo di sonorità sfruttando una naturale duplicità, capace di integrare a queste una parte vocale che colpisce per la sua delicatezza, e momenti ambient che acustici che conferiscono alla sua musica un'atmosfera onirica o comunque di poca lucidità mentale, riprendendo in qualche modo appunto le tesi di Gurdjieff.
Pubblica nel 2005 il suo primo album omonimo "Grouper" e nel 2006 "Way Their Crept on Free Porcupine", nello stesso anno collabora con gli Xiu Xiu in "Creepshow", a cui poi sono seguite collaborazioni con Inca Ore, Jorge Boehringer e recentemente con gli Animal Collective (...che io detesto come pochi altri...l'emicrania è assicurata!!).
Nel 2008: DRAGGING A DEAD DEER UP A HILL
Album che segna la svolta della Harris, passando da sonorità legate strettamente alla componente caotica e confusa del drone e del noise, alle già accennate atmosfere oniriche ed eteree impreziosite da echi ed effetti delay che assumono persino i tratti della melodia. Un lento fluire in spazi dilatati di nenie inquiete e spettrali che si muovono tra tonalità cupe e momenti tanto aggraziati dalla pacatezza della sua voce capace di intrecciare finemente il susseguirsi di soundscapes, che il tutto procede senza bisogno di alcuno slancio emozionale.
Nel 2011 pubblica il doppio album "A.I.A." (acronimo di ABYSSUM ABYSSUM INVOCAT), diviso così:
-DREAM LOSS parte più spettrale, cupa che riflette e si concentra sul concetto di spazio fisico nella sua tridimensionalità, la vastità di un oceano ed il senso di vuoto che può evocare, l'oscurità di una caverna sotterranea, il silenzio della campagna o di un deserto, come quello del Chihuahua, tra il Texas ed il Messico, da cui Grouper ha tratto ispirazione per la realizzazione di entrambe le parti. In particolare si è soffermata nella località di Marfa, dove parebbe che di notte si vedano strane luci fluttuare in cielo seguendo traiettorie inconsuete...(magari Giacobbo ha fatto uno speciale a riguardo... controllerò!). (QUI)
-DREAM LOSS parte più spettrale, cupa che riflette e si concentra sul concetto di spazio fisico nella sua tridimensionalità, la vastità di un oceano ed il senso di vuoto che può evocare, l'oscurità di una caverna sotterranea, il silenzio della campagna o di un deserto, come quello del Chihuahua, tra il Texas ed il Messico, da cui Grouper ha tratto ispirazione per la realizzazione di entrambe le parti. In particolare si è soffermata nella località di Marfa, dove parebbe che di notte si vedano strane luci fluttuare in cielo seguendo traiettorie inconsuete...(magari Giacobbo ha fatto uno speciale a riguardo... controllerò!). (QUI)
-ALIEN OBSERVER include brani più recenti e continua la riflessione più terrena che si ritrova in Dream Loss. Quasi come un'emersione dalle profondità terrene si passa allo spazio aereo, agli addensamenti nuvolosi e si prosegue fin oltre la nostra atmosfera terrestre indagando la superficie lunare e da lì, la vista sullo Spazio (quello con la S maiuscola).
Sicchè a questo punto si potrebbe pensare magari di andare un giorno a Marfa, ed aspettare di vedere queste luci "misteriose", ascoltando entrambe i due capitoli "A.I.A."....(QUI)
Sicchè a questo punto si potrebbe pensare magari di andare un giorno a Marfa, ed aspettare di vedere queste luci "misteriose", ascoltando entrambe i due capitoli "A.I.A."....(QUI)
Dimenticavo anche che nel 2010 Liz Harris ha pubblicato "DIVIDE", libro che raccoglie disegni e collages da lei realizzati ed un DVD di visuals ed immagini in contrasto che hanno accompagnato molti dei suoi show...ma comunque non lo trovereste più disponibile, in quanto qualsiasi vinile e pubblicazione Grouper sono in edizione extra-limitata.
Vabbè, allora buon concerto! :)
Vabbè, allora buon concerto! :)
...e soprattutto buon Ascolto! :)