ESPVALL /JAKOBSONS/ SZELAG
"IMPROVISATIONS FOR STRINGS AND ELECTRONICS"
Procedendo per gradi, cominciamo con il progetto dal nome Myrmyr, duo formato nel 2006 al Mills College di Oakland dall'unione di due studentesse amiche e compagne di stanza. Le due ragazze in questione, entrambe polistrumentiste, sono Marielle Jakobsons al violino e pianoforte ed Agnes Szelag al violoncello e parti vocali. Attratte anch'esse dalla combinazione di strumenti classici ed elettronica, pubblicano nel 2009 "Fire Star" e successivamente nel 2011 "The Amber Sea", due album di raffinata elettroacustica, in cui oltre a sapere unire violini classici ed elettrici, violoncelli, autoharp, field-recordings, drone, strani strumenti di loro creazione, laptop, stratificazioni vocali, componenti elettroniche, hanno saputo unire anche un lato visuale alle loro performance, arricchendole ed integrandole con videoinstallazioni ed una ricerca estetica e scenica. Suggestive, affascinanti e sperimentatrici, in tre parole! :)
Volendo si può approfondire il discorso, intanto consiglio i loro precedenti album, e per rendere l'idea di come suonano effettivamente e cosa facciano, non resta che vederle all'opera:
Premesso il capitolo Myrmyr, si può passare a questo "Improvisations for Strings and Electronics", progetto in cui la Jakobsons e la Szelag hanno voluto coinvolgere la violoncellista svedese (ma trapiantata a Philadelphia) Helena Espvall (di cui si era già trattato qualche tempo fa), anch'essa pratica di looping ed integrazioni elettroniche al violoncello. L'album è stato registrato ad Oakland e come il titolo suggerisce si tratta di improvvisazioni...anche se partite con idee ben chiare sul da farsi... Colpisce ugualmente l'intesa tra le parti, capaci di una perfetta sinergia tra fluttuazioni di toni, intensificarsi di drammaticità, alternanza di momenti drone piuttosto cupi a passaggi invece più delicati ed eterei, il tutto evocando sensazioni acquatiche ed ondeggianti, grazie anche ad un uso perfetto del glissando, ossia quell'effetto riprodotto dalle dita quando si trascinano sulle corde (è giusto??). I titoli dei 5 brani, che vanno dai 6 ai 14 minuti, sono piuttosto evocativi e certo, propensi magari a lasciar intendere un album piatto, pesante e dalle poche variazioni sonore, ma tutto al contrario ogni composizione racchiude più momenti caratterizzati da aspetti emotivi contrastanti (restando sempre però sul cupo eh!) :) QUI
Il formato fisico è disponibile in soli 100 copie (...), ma è interessante la realizzazione della copertina (opera del duo Jakobsons/Szelag), disegni su carta lucida che sovrapponendosi vanno a formare il risultato finale...riprendendo l'idea di unione di elementi che propongono musicalmente. Sì, elettronica e classica insieme funzionano benissimo! ...e sì, tutti questi apporti femminili alla musica danno un sacco di soddisfazioni! :)
Buon Ascolto e buon week-end!! :)