4.10.2012

Giusto un po' di luminosità.

Il disco di domani parlerà di ghiaccio, freddo, esplorazioni verso l'Antartide e onde minacciose, sicché, per intervallare questi ultimi ascolti a tinte fosche con qualcosa di più confortante,ho pensato ad una piccola collaborazione live tra due musiciste qui piuttosto care, Zoe Keating e Kaki King:

C'è da augurarsi che questa possa diventare in futuro una collaborazione più corposa...sarebbe un album piuttosto affascinante, no?
Buon Ascolto! :)

4.06.2012

Improvisations for Strings & Electronics

ESPVALL /JAKOBSONS/ SZELAG
"IMPROVISATIONS FOR STRINGS AND ELECTRONICS"

 Procedendo per gradi, cominciamo con il progetto dal nome Myrmyr, duo formato nel 2006 al Mills College di Oakland dall'unione di due studentesse amiche e compagne di stanza. Le due ragazze in questione, entrambe polistrumentiste, sono Marielle Jakobsons al violino e pianoforte ed Agnes Szelag al violoncello e parti vocali. Attratte anch'esse dalla combinazione di strumenti classici ed elettronica, pubblicano nel 2009 "Fire Star" e successivamente nel 2011 "The Amber Sea", due album di raffinata elettroacustica, in cui oltre a sapere unire violini classici ed elettrici, violoncelli, autoharp, field-recordings, drone, strani strumenti di loro creazione, laptop, stratificazioni vocali, componenti elettroniche, hanno saputo unire anche un lato visuale alle loro performance, arricchendole ed integrandole con videoinstallazioni ed una ricerca estetica e scenica. Suggestive, affascinanti e sperimentatrici, in tre parole! :)
 Volendo si può approfondire il discorso, intanto consiglio i loro precedenti album, e per rendere l'idea di come suonano effettivamente e cosa facciano, non resta che vederle all'opera:




Premesso il capitolo Myrmyr, si può passare a questo "Improvisations for Strings and Electronics", progetto in cui la Jakobsons e la Szelag hanno voluto coinvolgere la violoncellista svedese (ma trapiantata a Philadelphia) Helena Espvall (di cui si era già trattato qualche tempo fa), anch'essa pratica di looping ed integrazioni elettroniche al violoncello. L'album è stato registrato ad Oakland e come il titolo suggerisce si tratta di improvvisazioni...anche se partite con idee ben chiare sul da farsi... Colpisce ugualmente l'intesa tra le parti, capaci di una perfetta sinergia tra fluttuazioni di toni, intensificarsi di drammaticità, alternanza di momenti drone piuttosto cupi a passaggi invece più delicati ed eterei, il tutto evocando sensazioni acquatiche ed ondeggianti, grazie anche ad un uso perfetto del glissando, ossia quell'effetto riprodotto dalle dita quando si trascinano sulle corde (è giusto??). I titoli dei 5 brani, che vanno dai 6 ai 14 minuti, sono piuttosto evocativi e certo, propensi magari a lasciar intendere un album piatto, pesante e dalle poche variazioni sonore, ma tutto al contrario ogni composizione racchiude più momenti caratterizzati da aspetti emotivi contrastanti (restando sempre però sul cupo eh!) :)  QUI
Il formato fisico è disponibile in soli 100 copie (...), ma è interessante la realizzazione della copertina (opera del duo Jakobsons/Szelag), disegni su carta lucida che sovrapponendosi vanno a formare il risultato finale...riprendendo l'idea di unione di elementi che propongono musicalmente. Sì, elettronica e classica insieme funzionano benissimo! ...e sì, tutti questi apporti femminili alla musica danno un sacco di soddisfazioni! :)

Buon Ascolto e buon week-end!! :)

4.03.2012

Una busta con interni fucsia e dettagli fluorescenti...

1) - GROUPER "VIOLET REPLACEMENT"
Ultimo post tappabuchi prima di ripartire con cadenza regolare e soprattutto con nuovi ascolti.
Non sto a riprendere tutto il discorso Grouper/Liz Harris, tra l'altro recentemente approfondito qui: omote-no.blogspot.com/2012/03/liz-harris.html , ma piuttosto rimando direttamente all'ascolto di "Violet Replacement", sua ultima uscita anche se di fatto si tratta di una raccolta di registrazioni e field-recordings non proprio di recentissima fattura, e che sono state oggetto di rivisitazioni e re-interpretazioni nel corso delle sue recenti date live tra Torino-Ravenna-Milano.
Che abbiate avuto modo di andarla a vedere (esperienza affascinante), oppure no...ecco Qui.




2) - Più o meno un anno fa, in questo periodo, scrissi un post che giustamente definii come "orrendamente autocelebrativo", ma tant'è...era questo qui: http://omote-no.blogspot.it/2011/04/un-biglietto-dalla-danimarca.html
...e nel corso dei mesi successivi in attesa del concerto non feci che angosciare con il binomio Antony (verso cui non nascondo una particolare predilezione che si nota anche dal numero di post a lui dedicati...)/Copenhagen (città in cui mi trasferirei all'istante).
Anche quest'anno mi tocca tornare nuovamente al post "orrendamente autocelebrativo...capitolo 2" :)...è vero che per il prossimo tour estivo purtroppo non sono previste date danesi, ma dopo varie indecisioni e ripensamenti ho optato per la data a Parigi del 3 Luglio (se solo fossero state comunicate prima Stoccolma e Molde...argh!!). Quella meravigliosa sala da concerti che è la Koncerthuset verrà sostituita dalla ben più antiquata e meno affascinante Salle Pleyel...tuttavia, posso dire di essere piuttosto contenta lo stesso!! :-D
Comunque va fatta notare la differenza nell'estetica dei biglietti:
sobrietà e minimalismo danese vs busta con interni fucsia e dettagli fluorescenti (kitschissima!!) :)


Buon ascolto! :)

3.30.2012

Vespers

REDHOOKER "VESPERS"
Sebbene ho avuto modo di ascoltare un po' di nuove uscite molto interessanti (Carter Tutti Void "Transverse", Espval/Jakobsons/Szelag "Improvisations for Strings and Electronics", Danny Norbury "Bluebeard" e Sachiko "Anro" che mi ha mandato in fissa), di cui approfondirò più avanti, mi prendo ancora del tempo andando a ripescare nel passato, ma non troppo dato che si tratta di un album uscito nel 2010. "Vespers", secondo lavoro dei Redhooker, dopo l'Ep "The Future According to Yesterday", pubblicato nel 2007. Quartetto di New York che combina post-rock con elementi orchestrali...una delle tante evoluzioni che la "musica da camera" ha intrapreso da qualche tempo, ne sono un esempio positivo i Balmorhea od il progetto Esmerine (costola Godspeed you Black Emperor!), i Clogs, Deaf Center, Rachel's...etc etc. Anche se bisogna dire che questo lavoro è molto più quieto. Alla chitarra elettrica, ponderata con estrema grazia e che non cerca di sovrastare la parte orchestrale, suona Stephen Griesgraber degli Slow Six, ai violini (ben 3), Ben Lively, Maxim Moston, ed Andie Springer ed al clarinetto Peter Hess. Non aggiungo altro
Qui.

Buon week-end! :)

3.28.2012

Puzzle Muteson live@Paradox

Approfondirò la prossima settimana con più calma, ma intanto per restare in tema di approcci femminili al drone, lascio il link diretto a "The Owl" di Félicia Atkinson:
http://feliciaatkinson.bandcamp.com/album/the-owls-cs-wunderkammer

Qui sotto invece, un live di 30 minuti circa registrato giusto un paio di settimane fa al Paradox (NL), con Puzzle Muteson accompagnato dall'ensemble olandese Lunapark. Tra l'altro "Bells" è un inedito.
Tracklist:
1. Water Rising
2. Alphabet Eyes
3. Perspex Disguise
4. En Garde
5. Flamingo Head
6. I was Once a Horse
7. Bells



Buon ascolto! :)