12.14.2010

Album 2010 - #07 William Basinski "Vivian & Ondine"

#07 - WILLIAM BASINSKI "VIVIAN & ONDINE"
Non ci sono vie di mezzo, Basinki o lo si ama o lo si detesta trovando magari le sue sonorità estremamente ripetitive, alienanti, e così infinite da non riuscire a darne un senso... Basinki lavora per immagini, non crea semplicemente atmosfere, come accade per la maggior parte di quella che viene definita "musica ambient", difatti non va vista in quest'ottica, rischiando di sminuire enormemente le sue opere. Anzi, ha la capacità di escluderti da tutto il resto, "intrappolarti" nella sonorità e farti vivere quei 45-50 minuti (tempo medio delle sue opere), altrove, ha la capacità di creare un caos tale nella mente, da suscitare decine di pensieri, che forse senza alcun filo logico, si collegano tra di loro. Va ascoltato in totale solitudine, mentre si fa una passeggiata fuori città, in montagna, chiusi in casa in un pomeriggio piovoso...o non so, ognuno ha le sue... "Vivian & Ondine" è un'unica traccia di 45 minuti circa, Basinki l'ha composta (o pensata) durante una vacanza a Pantelleria, ed ispirato dall'acqua (come già in passato per "Watermusic", ma anche "El Camino Real"...), dalle correnti e dal sole...ha composto questa meraviglia e poi dedicata alle sue nipotine, per l'appunto, Vivian e Ondine. Paragonandolo ad altre sue opere come la serie "Disintegration Loops" (capolavoro!), ispirate dall'11 Settembre, dove di fatto registrava i suoi loops addirittura bruciando i nastri e suscitando realmente qualcosa che si disintegra, che crolla su di se, che viene distrutto, "Vivian & Ondine" appare una composizione più serena (forse per questo a molti non è piaciuta così tanto); ci si sente trasportati da questa corrente marina, che sembra avere un movimento perpertuo e concentrico, sembra non lasciare scampo, eppure la sensazione percepita è di totale benessere. Lavorando per immagini e non per atmosfere, appunto, nella mia mente malata :), la prima volta che lo ascoltai, mi venne in mente qualcosa di assurdo: quando avevo 13-14 anni e passavo intere pomeriggi attaccata alla PlayStation, da appassionatissima della saga Tomb Raider, e così, in un livello del terzo capitolo, ci si trovava nelle isole del Pacifico, iniziava con la povera Lara vittima delle correnti marine, da cui bisognava in qualche modo divincolarsi, cercare un appiglio, una corrente meno forte, prima che la barra che indicava la disponibilità di ossigeno si azzerasse...era abbastanza realistico da potersi immedesimare, e "Vivian & Ondine" sarebbe stata la soundtrack perfetta!
Straconsiglio di vedere Basinski dal vivo almeno una volta nella vita, difatti alla sua musica abbina sempre opere di video-artist come James Elaine!!
Piccolo estratto live (se poi volete vederlo, 19 e 20 febbraio qui a Torino):
E qui in "Melancholia", con video-art di James Elaine:
 P.s. spero il link per il download vada bene, non ho avuto tempo di verificare, in caso contrario, l'ho in formato fisico (mannaggia solo in Cd e non i Lp!) e posso riuploadarlo senza problemi.

12.13.2010

Album 2010 - #08 Julia Kent "Last Day in July"


#08 - JULIA KENT "LAST DAY IN JULY"
 Non propriamente un album, si tratta solo di 4 brani, un EP...ma qui non siam fiscali, e la Kent non si discute! :) (E poi l'ultima volta che sono andata a vederla live lei è stata così carina ad autografare la mia copia!)
EP arrivato di punto in bianco senza alcun preavviso, accompagnato dalla notizia che tra qualche mese uscirà il suo secondo album da solista "Green and Grey" di cui farà parte il brano "Ailanthus" (parte anche di questo Ep).
Così, allo stesso modo d'improvviso giunge anche il temporalone che la Kent ha immaginato (e direi persino raffigurato visivamente seppur in musica), a segnar la fine dell'estate; un evento così banale capace di segnare però il passaggio tra due momenti nettamente distinti...
E' la descrizione di un semplice acquazzone che ci fa render però conto che l'estate è al termine, ed è talmente perfetta che ascoltandola questa  descrizione, si riescono ad immaginare come se si trattasse di un documentario naturalistico, le fasi scandite di questo fenomeno. Si inizia con "Ground" ossia un temporalone estivo, quelli che arrivano d'improvviso verso sera con nuvoloni talmente carichi da sembrar neri, dopo una giornata afosa ed umida. E' un temporalone di quelli a gocce grosse che martoriano le piante ed i fiori sul terrazzo, le piante lungo i viali e che quando si esaurisce lascia un forte odore di terra ed erba bagnata, poi però la gente torna per le strade e cammina calpestando le pozzanghere sui marciapiedi ed  il rumore delle scarpe a contatto con l'asfalto cambia, ora è un rumore sordo, netto, facilmente distinguibile.
Restano l' umidità e l'aria un po' più fresca, una luce un po' più opaca ed una percezione differente...ma in fondo mettersi una maglia in più , non è poi così drammatico,anzi è persino confortante.

Io amo questa donna!:)
Nei link invece performances relative all'Ep:
"Last Day in July"
"Carapace"
"Ailanthus"
Poi nella compilation di fine anno che uploaderò tra un po', la Julia farà la sua presenza con una collaborazione ed un suo brano, entrambi abbastanza sconosciuti.

12.12.2010

Album 2010 - #9 Current93 "Baalstorm, Sing Omega"


#09 - CURRENT93 "BAALSTORM SING OMEGA"
Scrissi di quest'album già nel luglio scorso e postai il link per il download, sapendo che, dato il personaggio (David Tibet), probabilmente me ne sarei pentita poichè qualche influsso malefico prima o poi mi si sarebbe ritorto contro...due mesi dopo ebbi un incidente in moto (prima volta che ci salivo nella mia vita dopo infinite insistenze della mia compagna che l'aveva appena comprata...lei sana per fortuna, la moto integra, io distrutta! :) argh! ) e ne avrò ancora per un paio di mesi prima di recuperare del tutto... Ho deciso comunque di risfidare la sorte, perchè in ogni caso i Current93 non sarebbero potuti essere fuori da questa "classifica", ma se fossi un uomo provvederei a toccarmi giusto perchè non si sa mai :). A parte tutte queste cretinate, forse questo non è il loro miglior album in assoluto, nè il più criptico, nè il più ricercato ed elaborato, ma si tratta comunque di un album nato dalla mente di David Tibet (mica niente!).


12.11.2010

Album 2010 - #10 Little Annie & Paul Wallfisch "Genderful"


#10 - LITTLE ANNIE & PAUL WALLFISCH "GENDERFUL"
Anche per Little Annie ho  fatto abbondantemente capire in precedenza, che mi piace eccome! Con Paul Wallfisch, dopo
l'album "When Good Things Happens to Bad Pianos" (meraviglioso!), ha capito che funziona alla perfezione e così nasce "Genderful" (meraviglioso!). Speriamo che la coppia continui a collaborare, comunque per ora, sono in tour con Baby Dee ed a febbraio saranno in Italia (qui a Torino e Milano).
Little Annie è un personaggio già un po' inquietante di per se (poi nei live da il meglio! :D), ma in versione "lacrimosa vedova sicula" (come dice una mia amica) per il videoclip di "Because You're Gone" (qui), con quelle lacrime posticce fa persino un po' paura :). Come performance, ne ho scelta una che non ha nulla a che fare con l'album in questione, ma invece una sua versione del brano "Rapture" (sì, proprio quello di Antony! che tra l'altro ha prodotto nel 2006 il suo album "Songs of the Coalmine Canary"), ok, l'originale è inarrivabile, però anche così, con la sua voce "scazzata" ha il suo fascino, o no?: