10.04.2013

Julia Kent live@SUPERBUDDA

 Torino, 24/4/2013
Tourbillon
Fall
Kingdom
Only Child
  Buon Ascolto e buon week-end! :)

8.26.2013

Playlist 2/3 2013

Terminato anche il secondo quadrimestre arriva la consueta playlist...ecco, forse solo un tantino più estenuante del solito :) 

TRACKLIST

Buon ascolto...spero! :)

PS: fino a fine settembre/inizio ottobre questo spazio web rimarrà piuttosto fermo, eccetto magari che per qualche brevissima incursione. Impegni lavorativi ed un imminente cambio di casa, suppongo prenderanno un bel po' di tempo, e si sa che la scelta del legno per il palchetto e la perfetta illuminazione per ogni angolo sono scelte piuttosto delicate! :) ...per non parlare dell'impegno che mi costerà cercare di gestire un'improbabile convivenza tra i miei due amatissimi gatti ed un insignificante coniglio nano, che non credo avrà vita lunga...
A presto!

8.20.2013

Butterflies and Graves


BIRCH & MEADOW "BUTTERFLIES AND GRAVES"

Birch & Meadow non è altro che l'incontro tra la cantautrice svedese Sara Forslund e David Wenngren, quest'ultimo più noto come metà del duo Library Tapes e per le sue passate collaborazioni con il violoncellista Danny Norbury ed il pianista/compositore Peter Broderick.
"Butterflies and Graves", prima release del duo, suona come una pacata, quasi rassegnata, malinconica cupa meditazione dove l'intreccio tra la voce della Forslund arricchita di qualche effetto eco e il minimalismo dei drone che l'accompagnano, o meglio dire, che insieme ad essa si trascinano a fatica esattamente come capita in quei momenti in cui la bile nera oppure l'apatia prendono il sopravvento, riescono ad evocare la sensazione di desolazione, disperazione e tristezza più profonda senza bisogno di altri effetti scenici od arricchimenti compositivi se non qualche delicatissimo tocco di chitarra e sparuti field recordings. E definire i drone come "minimali" forse non è corretto, meglio precisare che i brani si muovono lungo una linea che subisce ben poche variazioni, e quando questo accade risultano quasi impercettibili, tanto che vengono in mente canti sciamanici giocati sulla ripetitività di una stessa lunghezza protratta così a lungo da indurre uno stato ipnotico.
Un lavoro ricco di fascino oscuro ma che in qualche modo riesce ad essere altrettanto ricco di sfocata luminosità, perfetto da ascoltare avvolti nel silenzio degli indefiniti effetti cromatici dell'aurora.
Buon ascolto! :)